di Emanuele Scarci

Un anno sostanzialmente positivo per la galassia Coop. Nonostante l'emergenza pandemica, nel 2020 le 7 grandi cooperative hanno raggiunto traguardi apprezzabili, compreso il gigante Coop Alleanza 3.0 che l'anno scorso ha perso 132 milioni, ma la gestione caratteristica è vicina al pareggio. Sempre nell'anno della pandemia, Unicoop Tirreno è tornata all'utile dopo 14 anni di perdite mentre alcune cooperative, come Unicoop Firenze, si confermano best performer e altre ancora (come Coop Lombardia) hanno bisogno della stampella del prestito sociale per conseguire un utile. In generale, le insegne Coop sono penalizzate da un carico di ipermercati eccessivo.

Dall'assemblea di bilancio di Coop Italia (la centrale d'acquisto) è uscito che, nel complesso, il mondo cooperativo dei consumatori nel 2020 ha realizzato vendite aggregate per 14,4 miliardi (13,3 quello sviluppato solo dalla parte retail pari a un +2,6% rispetto al 2019), una quota di mercato nella grande distribuzione stabile al 12,4%. Dietro a Conad con il 15,01% e a Selex con il 14,4%

Più occupati

Cresce l’occupazione generata con 57.450 i dipendenti (+1,65%).

Il prodotto a marchio Coop aumenta il fatturato (oramai prossimo ai 3 miliardi) con una incidenza del 27,5% sul totale vendite rispetto al 26,7% del 2019. Tutti i servizi e-commerce puri (come EasyCoop e Cooponline) o ibridi raddoppiano il loro giro d’affari: in tutto 107 milioni. Conad dichiara 200 milioni.

Sul versante sociale sono 6,4 milioni i soci (oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle 79 cooperative associate), a loro sono andati oltre 1 miliardo di euro di sconti.

Secondo Coop Italia, sul versante delle performance economiche nell’esercizio del 2020 l’Ebitda complessivo delle cooperative di consumatori è superiore al 5%, con risultati differenziati ma in netto miglioramento per tutte le grandi e medie cooperative. Il patrimonio netto sale a 6,4 miliardi di euro, il prestito sociale si attesta su 8 miliardi con oltre 1 milione di soci prestatori a cui le cooperative hanno distribuito 23 milioni di interessi.

Incognita futuro

“E’ stato un anno impegnativo – commenta Marco Pedroni, presidente di Coop Italia e di Ancc-Coop –. L’andamento delle vendite dei supermercati ha più che compensato le difficoltà della rete ipermercati, penalizzata dalle chiusure e dalle limitazioni dei centri commerciali durante i lockdown. Sul lato economico si registra un miglioramento importante nella gestione caratteristica delle grandi e medie cooperative, con un ritorno all’utile in quasi tutte. Guardando avanti non può che preoccupare la polarizzazione dei redditi e dei consumi che la pandemia ha accelerato. La sfida di Coop è quella di rendere disponibile a tutti, anche alle fasce più in difficoltà economica, cibo di qualità, sicuro e sostenibile".