La spesa tricolore vale 10 miliardi, ma perde in volume
La spesa tricolore vale 10 miliardi, ma perde in volume
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Il giro d’affari cresce di +6,1% annui, arrivando a quota 10,3 miliardi di euro, ma i volumi calano di -5,0%: è la fotografia in chiaroscuro che la tredicesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy scatta dei 25.
09 prodotti, venduti in ipermercati e supermercati di tutto il Paese nel 2022, che riportano sulla confezione un riferimento alla loro italianità.
Come la bandiera italiana, il più diffuso (+6,5% a valore, ma -4,0% a volume), e i claim “100% italiano” (+9,2% a valore, -5,0% a volume) e “prodotto in Italia” (+0,4% a valore, -7,1% a volume). Complice il carovita, che impatta anche sui prodotti a denominazione. Le referenze doc, dop e docg superano i 1,4 miliardi di euro di vendite (+0,2%), ma perdono -6,7% dei volumi venduti, con picchi di -9,3% nella fascia alta di prezzo. Segno meno anche per i prodotti igp e igt (-6,0% i volumi a fronte di un +1,0% a valore), che performano meglio in fascia bassa (+2,6% a valore e -1,8% a volume).
Tendenze eterogenee, invece, nel paniere dei 10.188 prodotti che specificano sull’etichetta la regione di provenienza. Se il podio per giro d’affari è dominato da Trentino-Alto Adige, Sicilia e Piemonte, che però vedono le quantità vendute contrarsi, quello delle migliori performance va a Molise (+24,8% le vendite), Sardegna (+12,2%) e Umbria (+10,5%), che registrano trend positivi sia a valore sia a volume.
A non conoscere crisi sono invece i 517 prodotti destinati all’alimentazione di cani e gatti che riportano in etichetta un riferimento alla loro italianità: le vendite toccano gli 80,6 milioni di euro, in crescita di +21,5% a valore e di +9,1% a volume.
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