Il Taleggio dop guarda oltre la pandemia e investe sull’export
Il Taleggio dop guarda oltre la pandemia e investe sull’export
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Il Consorzio tutela Taleggio spinge l’acceleratore e investe sulla promozione della dop in terra straniera.
Nel mirino l’Ue, in particolare Germania, Francia, Belgio, il Regno Unito, ma anche Usa e Giappone, mercati già conquistati nei quali il consorzio prevede un incremento nei prossimi mesi. La voce export - che nel 2019 valeva il 25% della produzione totale di Taleggio dop - è stata infatti in continua crescita fino all’inizio della pandemia da Covid-19.
A seguito della cancellazione delle fiere di settore per il 2021 il Consorzio tutela Taleggio ha cercato nuovo strade per sostenere e far conoscere la propria dop all’estero, insieme ad altri consorzi del comparto caseario - Asiago, Gorgonzola dop e Formaggio Pecorino Sardo - e con la collaborazione con I Love Italian Food - network internazionale che promuove e difende la cultura enogastronomica italiana - ha aderito al progetto 100per100 Italian.
Attraverso eventi BtoB, webinair internazionali, formazione e educational si apre un dialogo con buyer, ristoratori e operatori di settore esteri che consente al Consorzio di raccontare il Taleggio, la sua storia e le sue caratteristiche e di proporlo contestualizzandolo e adattandone gli utilizzi alle abitudini alimentari e a particolari esigenze e gusti del mercato di riferimento.
Il primo paese al quale il Taleggio si rivolge è il Giappone: si è appena concluso un evento digitale BtoB rivolto ad oltre 500 operatori di settore giapponesi. Una conferenza durante il quale la dop è stata presentata all’interno di un panel dedicato all’enogastronomia made in Italy, alla lotta all’Italian Sounding e alla ripresa dell’export in Giappone dopo la recente emergenza sanitaria.
I prossimi appuntamenti in calendario sono rivolti al mercato europeo a maggio 2021 e a quello statunitense a giugno 2021.
100per100 Italian vedrà il Taleggio coinvolto in attività di educational e formazione rivolte ai professionisti foodservice nonché nella realizzazione di video ricette a cura di 16 chef testimonial del Made in Italy per conquistare il pubblico consumer dei mercati target.
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