Il largo consumo favorito nella rincorsa anticrisi

Il largo consumo favorito nella rincorsa anticrisi
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Per tornare ai livelli pre crisi quanto tempo ci vuole? Secondo uno studio di Intesa San Paolo non troppo, almeno per alcuni settori. Ad avere più impulso di altri e a confidare in un recupero già nel 2012 sono il largo consumo in genere, l’alimentare in particolare, e la farmaceutica. Faticano invece alcuni beni durevoli, mentre i prodotti tecnologici, anche se meno dinamici, sono ugualmente ben posizionati tra quelli che possono farcela.
L’intero sistema manifatturiero poi, dovrà attendere, per tornare a livelli di fatturato accettabili, il 2015.
In largo vantaggio appare il grocery non food, e soprattutto i beni per igiene e bellezza e per la casa, dove il mercato interno ha retto. Quanto al food la leva per scardinare la situazione di stallo è stato l’export, che, secondo Federalimentare, ha generato il 50% dell’incremento previsto: da 124 a 128 miliardi di euro.
Ovviamente molte incertezze restano legate all’andamento delle materie prime, alle tensioni internazionali, alla situazione Giapponese.
L’intero sistema manifatturiero poi, dovrà attendere, per tornare a livelli di fatturato accettabili, il 2015.
In largo vantaggio appare il grocery non food, e soprattutto i beni per igiene e bellezza e per la casa, dove il mercato interno ha retto. Quanto al food la leva per scardinare la situazione di stallo è stato l’export, che, secondo Federalimentare, ha generato il 50% dell’incremento previsto: da 124 a 128 miliardi di euro.
Ovviamente molte incertezze restano legate all’andamento delle materie prime, alle tensioni internazionali, alla situazione Giapponese.
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