I dati Istat sul commercio al dettaglio relativi al mese di luglio 2017 registrano una parità assoluta (+0,0%) rispetto allo stesso periodo del 2016 nelle vendite a valore, con l’alimentare a +0,2% e il non alimentare a -0,1%.

Dall’inizio dell’anno c'è stata una variazione pari al +0,2% a valore e al -0,6% a volume.

“Dopo due mesi di relativa vivacità nelle vendite al dettaglio (maggio +0,8% e giugno +1,3%) dobbiamo registrare una battuta d’arresto a luglio, particolarmente preoccupante nei dati a volume, in arretramento del -0,4%. - dichiara Giovanni Cobolli Gigli, Presidente di Federdistribuzione – Si conferma dunque la prudenza che abbiamo sempre avuto e suggerito nell’analisi della dinamica dei consumi degli ultimi mesi".

“Uno scenario quindi ancora complesso per le imprese del commercio, che devono confrontarsi con un consumatore particolarmente cauto nella spesa dei beni di largo consumo e che, a fronte di un aumentato potere d’acquisto, concentra i propri acquisti su altri beni e tende a recuperare lo stock di risparmio eroso dalla crisi” conclude Cobolli Gigli.