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Federauto: immatricolazioni auto ad ottobre -0,2%

Federauto: immatricolazioni auto ad ottobre -0,2%
Federauto: immatricolazioni auto ad ottobre -0,2%

Federauto: immatricolazioni auto ad ottobre -0,2%

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Redazione

Con una giornata lavorativa in meno, il mercato dell’auto ad ottobre, ­secondo i dati pubblicati dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, registra un sostanziale pareggio (-0,2%), 156.

78 rispetto alle 157.262 del corrispondente mese dello scorso anno, portando il consuntivo da inizio 2020 a -30,9% (1.123.194 vs 1.625.500) e una perdita di volumi di 502.306 pezzi.

“Gli incentivi governativi, che avevano lasciato intravedere un impulso alle vendite di auto nuove nel mese di settembre, hanno esaurito il loro effetto. Pesa la scelta del Governo di non rifinanziare il provvedimento”, dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto.

“L’11 settembre sono terminati i fondi del decreto Agosto per la fascia 91-110 g/km di CO2 e, oggi, anche la quota relativa a 61-90 g/km di CO2 è agli sgoccioli, con un residuo di circa il 10%. È evidente come il mancato rifinanziamento delle risorse per supportare la vendita delle auto maggiormente appetibili per il mercato, unito alle forti ripercussioni sugli acquisti per la ripresa dei contagi e per le nuove misure di contenimento, spinga il mercato ad un rallentamento che – sottolinea De Stefani Cosentino – potrebbe portare ad un ultimo trimestre 2020 dai toni drammatici”.

“Come abbiamo più volte sostenuto in sede istituzionale, senza interventi strutturali sul nostro settore che guardino ad un orizzonte temporale di lungo periodo – prosegue De Stefani Cosentino – i soli contributi spot o comunque focalizzati sulle motorizzazioni a bassissime o zero emissioni, non servono a sostenere la ripresa della domanda e a ringiovanire il nostro parco circolante nazionale. Il trade off costi/benefici per l’acquirente medio non consente ancora di raggiungere numeri apprezzabili, sebbene in costante crescita, per un cambio di paradigma del business attuale, basato sui modelli prevalentemente endotermici. Gli incentivi si sono dimostrati utili ma non hanno goduto del supporto finanziario che sarebbe stato necessario per affrontare una fase emergenziale nuovamente acuta. Serve, a nostro avviso, una visione politica di più ampio respiro, con un occhio attento anche alla leva fiscale”.

“Oltre al tema del rinnovo del parco, dopo un primo confronto con il Ministero dell’Economia, stiamo lavorando a nuove proposte in materia di fiscalità da poter inserire nella prossima legge di bilancio, proposte che potrebbero offrire nuove opportunità e maggiore dinamismo competitivo sia per gli utilizzatori dei veicoli che per gli attori della filiera”, conclude il presidente De Stefani Cosentino.

A ottobre le immatricolazioni di autovetture ibride risultano in crescita del +234,3%, le elettriche del +202,9%, entrambe spinte dalle misure incentivanti in corso; le auto alimentante a benzina, diesel e metano scendono rispettivamente del -31,7%, -14,2% e -44,9%; il gpl è in aumento del +6,6%. Il bilancio dei primi dieci mesi registra segno negativo per benzina (-38,7%, 38,9% di quota), diesel (-42%, 34,2% di quota), gpl (-35,5% e 6,7% di quota) e metano (-17,3% e 2,3% di quota) e segno positivo per il segmento delle autovetture ibride (+88,3%, 15,9% quota) ed elettriche (+140,5%, 1,8% quota).

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