Nel suo italiano ancora un po’ ammaccato John Hatch, amministratore delegato di Darty Italia, s’è fatto capire benissimo quando oggi, durante un’affollata conferenza stampa, ha illustrato i piani di sviluppo dell’insegna nel nostro Paese: passare dai 25 negozi attuali a 100 entro cinque-sei anni, tutti nel Centro-Nord. E se saranno 170 i milioni di euro di fatturato entro fine 2010, per una quota di mercato del 2%, ci si può immaginare dove intende ad andare a parare l’ambizioso Hatch. Il suo traguardo è il 5% del mercato italiano entro un paio d’anni, con un solo retailer, per ora, davanti, Mediaworld: “Che tuttavia – ha precisato – vende molti prodotti che noi non distribuiamo”. Numero uno Darty Italia vuole comunque diventarlo prestissimo su un punto, il customer care. “Nella vendita e nella post vendita non dovremo avere rivali – ha insistito Hatch – il cliente va assistito a tutto tondo, anche nelle consegne a domicilio, anche la sera tra le 18 e le 22 e pure la domenica, in maniera tale che non gli sia necessario perdere il suo tempo di lavoro per ritirare apparecchi preziosi e spesso ingombranti”.