Confcommercio su fiducia: segnali negativi
Confcommercio su fiducia: segnali negativi
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L’ultimo trimestre del 2019 apre in sordina rispetto alla fiducia di famiglie e imprese.
Il calo registrato tra i consumatori è dovuto soprattutto a una riduzione della valutazione sulla situazione personale.
Tra gli imprenditori, quelli impegnati nel commercio di prossimità patiscono un peggioramento delle aspettative che si protrae da tempo. È il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati sulla fiducia di famiglie e imprese relativi al mese di ottobre.
L’osservazione della dinamica della fiducia nei mesi di ottobre degli ultimi dieci anni - spiega l’Ufficio Studi - evidenzia che proprio dal 2014 (ultimo anno di crisi) non si registrava un calo rispetto a settembre, come accade di nuovo oggi secondo i dati di ottobre 2019. Non un buon segnale per la congiuntura italiana.
Il Paese - chiude la nota - è in sostanziale stagnazione ormai da un biennio. Il buon risultato costituito dal completo disinnesco degli aumenti IVA per il 2020 non sarà, però, sufficiente a restituire smalto alla ripresa.
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