di Emanuele Scarci

Caffè Vergnano ha chiuso il primo semestre del 2023 con una crescita del giro d’affari del 9%, in linea con le aspettative. Tutti i canali di distribuzione hanno registrato un aumento dei ricavi, in particolare l’Horeca con un +16%. “La crescita dell'utile lordo rispetto all'anno precedente è superiore al fatturato dell’11%" dichiara Carolina Vergnano, ceo di Caffè Vergnano. La torrefazione torinese ha avviato un impianto di pannelli solari da 500 kw installato sul tetto dello stabilimento di Santena che coprirà fino al 20% del fabbisogno energetico. L’investimento è stato di 600 mila euro.

Il 2022 è stato segnato dalle impennate del caffè verde (rientrate solo in parte) e dell'energia. Il bilancio 2022 si è chiuso con un fatturato totale lordo di 99,2 milioni di euro, +12% rispetto all'anno precedente, e una perdita netta di 425mila euro contro un utile di 3,5 milioni dell’anno precedente. Il 27% del fatturato è realizzato all’estero.

Estero dinamico

I settori in maggiore sviluppo nel 2022 sono stati quello dei ristoranti, alberghi e bar, grazie anche alla fine delle restrizioni attivate durante la pandemia; molto dinamico anche il mercato estero, grazie anche alla forza distributiva del socio Coca-Cola Hbc che detiene il 30% delle azioni di Caffè Vergnano (con una call option per salire fino al 49%).

“La società - sostiene in un comunicato - ha deciso di non ribaltare per intero l'aumento dei prezzi sui clienti per ridurre al minimo l'impatto sul bilancio del consumatore. Caffè Vergnano guarda ora al futuro e per il 2023 prosegue con gli investimenti”. Sarà estesa anche la catena dei coffee shop che oggi conta 170 punti vendita.

Risiko del caffè

Negli ultimi anni l’industria del caffè è stata investita d alcuni eventi eccezionali, la pandemia e l’impennata del caffè verde, che hanno innescato un processo di consolidamento: Zanetti ha rilevato la pugliese Saicaf, i tedeschi di Melitta Group hanno acquisito Caffè Corsini, Musetti il Caffè Bonomi e Caffè Mauro è entrata nell’orbita della valtellinese Gimoka. Infine, il private equity Rhône Capital ha acquistato il 20% di illycaffè.
Sul fronte internazionale, Lavazza è stata protagonista di una lunga campagna acquisti in tutti i canali del caffè che ha condotto, negli ultimi anni, all’acquisizione all’estero di Carte Noire, Merrild, Kicking Horse, MaxxiCoffee.