Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna esprime profondo rammarico per la decisione del Comitato Nazionale Vini di non approvare la richiesta di modifica al Disciplinare di produzione “Emilia Igp”.

“Presentata dalla Regione – sottolinea il presidente di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna, Giovanni Bettini – questa proposta era stata concordata con l’intera filiera vitivinicola e con le organizzazioni di categoria del settore. Al fine di rafforzare il legame tra produzione e territorio, il nuovo Disciplinare prevedeva, ad esempio per il Lambrusco, che tutte le fasi di lavorazione, con la sola esclusione dell’imbottigliamento, si concentrassero nel territorio emiliano e romagnolo e nelle province lombarde di Mantova e Cremona, tutte aree storicamente vocate per questo prodotto”.

“Purtroppo – afferma Ivo Guerra, responsabile del Settore Vitivinicolo di Fedagri regionale – all’interno del Comitato Nazionale Vini ha prevalso la logica dei rappresentanti degli imbottigliatori di regioni quali il Veneto ed il Piemonte, contrari a questa modifica, che ha portato a bocciare la proposta tesa, tra l’altro, a garantire una maggior tutela dei consumatori”.