Apo Conerpo e Legambiente presentano l’eco-rapporto sulle politiche ambientali 2020
Apo Conerpo e Legambiente presentano l’eco-rapporto sulle politiche ambientali 2020
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Presentato in diretta streaming sulla pagina Facebook di Legambiente Agricoltura e sul sito agricoltura.
egambiente.it l’eco-rapporto delle politiche ambientali di Apo Conerpo, la più grande organizzazione di produttori ortofrutticoli d’Italia e d’Europa, che segna un importante punto di svolta per l’intero settore nell’ambito delle azioni finalizzate al contrasto alla crisi climatica.
Più di 400.000 tonnellate di Co2 sequestrate dai frutteti; assistenza tecnica finalizzata a proteggere le colture e a ridurre l’impatto dei trattamenti di sintesi mediante l’utilizzo di principi attivi a bassa tossicità e di attrezzature di distribuzione che riducono la dispersione nell’ambiente; sviluppo dell’agricoltura integrata con relativo innalzamento dell’asticella rispetto agli impatti negativi sugli ecosistemi e sulla salute umana; potenziamento dell’agricoltura biologica; risparmio idrico attraverso sistemi di irrigazione a bassa pressione che, oltre a consentire una diminuzione dell’utilizzo della risorsa del 30%, riduce fino al 70% anche la quantità di energia necessaria per distribuirla: sono questi alcuni dei numeri presentati da Apo Conerpo che riunisce oltre 6.000 produttori ortofrutticoli con 51 cooperative associate, più di 30.000 ettari coltivati, oltre 1.000.000 di tonnellate di frutta e verdura commercializzate ogni anno, 91 strutture di lavorazione, 190 tecnici impegnati quotidianamente in sperimentazioni, assistenza e controlli di qualità su prodotti e sistemi di lavorazione.
Nella piena e completa consapevolezza che il settore agricolo, in particolare quello ortofrutticolo, è fortemente condizionato dalla crisi climatica in atto e dalle ripercussioni di questi sull’ambiente e sulle colture, Apo Conerpo ha dato seguito ad una collaborazione di sistema con l’associazione ambientalista italiana del cigno verde, ponendosi come obiettivo uno sviluppo finalizzato all’incentivazione della sostenibilità ambientale dell’intera filiera. Al centro dell’eco-rapporto anche una forte diminuzione dell’utilizzo della chimica, un decremento progressivo di gas clima-alteranti di cui l’agricoltura è in parte responsabile, una rinnovata attenzione alla tutela dei beni comuni come il paesaggio, la fertilità dei suoli, le risorse idriche e la biodiversità.
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