Dallo studio di culture gastronomiche diverse in giro per il mondo, dall’Oriente all’America Latina, sono nati gli Acidulati Wo’t (World of taste) dell’Acetificio Mengazzoli.
Una linea
di prodotti composta da sei referenze: riso, miele, malto, dattero, banana,
ananas. Non si tratta di “aceti” aromatizzati, ma di condimenti ricavati dalla
fermentazione della materia prima, senza l’aggiunta di aromi e zuccheri,
ottenuti dopo anni di studio e selezione di lieviti, per mantenere profumi e
sapori delicati ma unici e ben definiti.
Formaggi, carni, pesce,
macedonie e, perché no, dolci: ogni piatto può essere un’occasione per
sperimentare gli Acidulati Wo’t, ognuno con la propria storia, un sapore unico
e un packaging “personalizzato” che li rende inconfondibili. Racchiudono
un’anima agrodolce, conservano i sapori e i colori delle terre dalle quali
hanno tratto ispirazione e possono condire, vivacizzare, completare o
semplicemente armonizzare le pietanze. Possono esaltare la cucina della
tradizione e possono ispirare i piatti di chi ama sperimentare e inventare.
Indispensabili per chi apprezza la cucina etnica e una piacevole scoperta per
chi preferisce sapori essenziali e raffinati.
Gli acidulati conservano
sostanze importanti presenti nella frutta d'origine come sali e aminoacidi, pur
essendo leggeri; sono fermentati ispirati a un condimento a base di prugne
(ume) tipico della cucina tradizionale giapponese. Conoscere la chimica delle
materie prime utilizzate e conoscere i metodi di lavorazione delle culture
locali dei differenti Paesi di origine, che acidificano i frutti e i prodotti
naturali più presenti nel loro territorio, è solo una componente del successo
del risultato finale. La rigida applicazione delle regole di produzione, i
moderni concetti di lavorazione, le fermentazioni controllate non spinte,
l’impiego delle migliori e collaudate tecniche alimentari, fermentative ed
enologiche, l’igiene delle attrezzature, degli ambienti e delle materie prime,
sono i segreti per ottenere questi prodotti naturali, che preservano le
caratteristiche del frutto senza l’ausilio di composti chimici.