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Surgital entra nel consiglio direttivo di FoodER

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redazione

Surgital è a pieno titolo tra i membri del consiglio direttivo di FoodER-Food University of Emilia-Romagna, neonata associazione che riunisce università, enti di ricerca e imprese, con l’ambizione di promuovere innovazione, sviluppo di competenze e sinergie tra mondo accademico e industria, attraverso un’offerta formativa internazionale, inter-ateneo in lingua inglese per attrarre talenti ed esperti da tutto il mondo. Il progetto è stato inaugurato e siglato ufficialmente dai 18 soci fondatori e promotori, tra cui la stessa Surgital, lo scorso 15 aprile all’Università di Parma, alla presenza del  vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Vincenzo Colla, il rettore Paolo Martelli e il prof. Gianni Galaverna, in rappresentanza del Consiglio Direttivo. L’azienda ravennate si impegna così ad affiancare le istituzioni nel sostenere l’iniziativa, investendo nella formazione delle nuove generazioni e con l’obiettivo di portare l’eccellenza della tradizione gastronomica italiana nel mercato internazionale. Fin da subito ha, infatti, voluto aderire ed esserne così parte attiva mettendo a disposizione la propria esperienza nel comparto della pasta fresca surgelata, oltre a suggerire il proprio modello di intelligenza artigianale, fondata sull’equilibrio perfetto tra rispetto delle tradizioni, avanguardia tecnologica, sostenibilità e autenticità.

 «L’alleanza tra pubblico e privato è fondamentale per costruire valore reale e duraturo. Surgital non è nuova a questo tipo di collaborazioni: è sempre stato nel nostro dna tessere relazioni con gli enti formativi del territorio, contribuendo a far crescere imprese virtuose e percorsi d’eccellenza, elementi distintivi dell’Emilia-Romagna – dichiara Elena Bacchini, direttrice marketing di Surgital e membro del consiglio direttivo di FoodER –.  Per esempio, siamo tra i promotori del nuovo Corso di laurea professionalizzante in meccatronica dell’Università di Bologna, sede di Lugo, e collaboriamo da tempo con importanti atenei come l’Università di Bologna, Ferrara, Verona e l’Università Bocconi di Milano, oltre che con istituti secondari, in particolare le scuole alberghiere. Proprio per questo, aderire al progetto FoodER rappresenta per noi un passo davvero importante, un’occasione concreta per rafforzare il nostro impegno nel promuovere competenze, innovazione e qualità sul territorio e per contribuire a valorizzare il sistema agroalimentare emiliano-romagnolo anche a livello internazionale».

Il progetto FoodER è frutto di un’importante sinergia tra pubblico e privato ed è sostenuta da un investimento complessivo di 4,5 milioni di euro per il quadriennio 2022-2026: 3 milioni provenienti da fondi pubblici e 1,5 milioni cofinanziati dagli atenei coinvolti. La sede operativa è stata collocata presso l’Università di Parma, riconosciuta a livello nazionale come punto di riferimento per la formazione e la ricerca nel campo delle scienze alimentari. Il percorso di FoodER si articola attorno a tre pilastri fondamentali: la sostenibilità dei sistemi alimentari, la sicurezza igienico-sanitaria e l’etica legata alla produzione e al consumo del cibo. L’obiettivo è chiaro: mettere a disposizione delle imprese competenze aggiornate, professionisti altamente specializzati e progetti di ricerca applicata in grado di supportare l’innovazione dei processi produttivi e affrontare con visione le sfide del futuro.

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