Rummo, azienda italiana nata nel 1846 a Benevento, produce pasta di semola di grano secondo il metodo della “Lenta Lavorazione”, metodo esclusivo e registrato, che si basa sulla ricerca dell’eccellenza in ogni fase del processo produttivo, oltre che sulla selezione delle migliori semole di qualità superiore esistenti sul mercato italiano e su quello estero. La scelta di materia prima con caratteristiche specifiche permette al pastificio campano di garantire al consumatore un elevato livello di salubrità e un’eccezionale tenuta della cottura, tanto da aver ottenuto per primo nel mondo una certificazione sulla tenuta di cottura fornita da Bureau Veritas, ente esterno che attesta come la pasta rispetti gli obiettivi dichiarati in termini di qualità e prestazioni. Il 2020 è stato per l’azienda un anno di crescita e di nuovi lanci, come ci ha raccontato il direttore generale Guido Veronese.

Quali sono stati i risultati di Pasta Rummo in questo complesso 2020?
Il 2020 è stato un anno sicuramente molto difficile dal punto di vista umano, ma gratificante in termini di risultati. Nell’anno appena concluso, infatti, abbiamo superato gli obiettivi che ci eravamo prefissati: il totale Gruppo ha chiuso con 122 milioni di euro di fatturato e il marchio Rummo, in Italia e all’estero, ha visto una crescita complessiva del +41% rispetto al 2019.

Come si muove il mercato della pasta in Italia e come si posiziona Rummo al suo interno?
Il mercato della pasta, che fino a prima dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19 mostrava un andamento “piatto”, ha registrato nel 2020 un incremento del 3,7% a volume e dell’8,7% a valore, con il segmento dei 500 g che è cresciuto a doppia cifra mettendo a segno un +11,8% a valore rispetto al 2019 (dati Nielsen gennaio-dicembre 2020, Distribuzione Moderna Italia). Secondo i dati, da inizio anno Rummo è la marca del mercato della pasta di semola che è cresciuta di più registrando +32,1% a valore rispetto all’anno precedente raggiungendo nel segmento dei 500 g una quota a valore del 7,6% (+1,2 pp). Questo a livello nazionale, ma dobbiamo considerare che non abbiamo ancora completato la distribuzione sull’intero territorio nazionale. Laddove la distribuzione è completa abbiamo ottenuto risultati davvero importanti: a dicembre in Lombardia abbiamo raggiunto la quota record di 14,9%, in Toscana abbiamo raggiunto la quota del 13,4% e in Sicilia, nel segmento del mezzo kg, la quota ha toccato il 23,8% nel 2020 ottenendo la leadership assoluta.

Oltre al segmento della pasta di semola, ce ne sono altri in cui siete presenti…
Rummo è presente anche nei mercati della pasta integrale, del senza glutine e dell’alto contenuto di proteine e fibre. Per quanto riguarda la pasta integrale abbiamo evidenziato una crescita importante pari al 17,7% a valore, in un mercato che, sull’anno, non ha mostrato incrementi particolarmente significativi registrando +0,6% a volume e +2,5 a valore. Anche il segmento del senza glutine è per noi rilevante. Per la realizzazione delle nostre referenze abbiamo convertito lo stabilimento di Sozzago (No) alla produzione di sola pasta gluten free e siamo gli unici ad offrire un prodotto lavorato a vapore e trafilato al bronzo consentendo così al consumatore un’altissima resa qualitativa. Inoltre, continuiamo a puntare sulla pasta ad alto contenuto proteico e di fibra con il lancio, avvenuto nel 2019, di quattro referenze, due con ceci di Toscana e due con lenticchie rosse.

Quali sono le ultime novità che avete lanciato e quelle in cantiere?
Nell’ultimo anno abbiamo presentato diverse novità con l’obiettivo di essere presenti in tutti i principali canali di distribuzione cercando di allargare il più possibile l’assortimento delle referenze. Tra le ultime proposte troviamo gli Gnocchi di patate, prodotto ambient realizzato con patate 100% italiane e lavorate da fresco. Nel 2021, oltre a continuare la distribuzione degli gnocchi, e degli ultimi nati in gamma, ossia i Paccherotti lisci e rigati, gli Spaghetti grossi quadrati ed i Pennotti rigati, lanceremo una nuova referenza, le Mafaldotte. Tra le novità più recenti ricordiamo, infine, il lancio della Linea Integrale realizzata con grano 100% italiano.

Come vi state muovendo sul fronte delle strategie comunicative?
Crediamo moltissimo nel valore della comunicazione. Proprio per questo i nuovi lanci saranno comunicati in prima battuta agli operatori del settore attraverso la stampa specializzata e, solo dopo, al consumatore finale mediante una pianificazione pubblicitaria su stampa, tv, digital e social. Nel 2019 abbiamo debuttato, inoltre, con un nuovo spot tv che rende omaggio all’amore che gli italiani hanno per la pasta, per le tradizioni e per gli stili di vita in cui questo alimento gioca un ruolo fondamentale, raccontando anche la nostra quotidiana ricerca della qualità. La comunicazione proseguirà anche nel corso del 2021.

Quanto conta per voi la sostenibilità soprattutto in termini di gestione della filiera?
Sostenibilità e filiera vanno di pari passo per noi, come dimostrato dall’accordo siglato con Coldiretti lo scorso settembre per garantire l’approvvigionamento per Rummo di grano duro 100% italiano. Si tratta di un obiettivo ambizioso che l’azienda ha fortemente perseguito per continuare a puntare sull’eccellenza utilizzando grano nazionale. Ad oggi il progetto vede coinvolte 30 aziende agricole del Sannio con la produzione di un primo raccolto di circa 8mila quintali di grano di altissima qualità e con elevato contenuto proteico.