Secondo un’anticipazione riportata pochi giorni fa dal Corriere della Sera, Starbucks, celebre catena americana di caffetterie, starebbe progettando di aprire un primo punto vendita a Milano.
L’accordo, riferisce l’articolo, potrebbe essere chiuso entro Natale, con il supporto dell’imprenditore bergamasco Antonio Percassi, che controlla tramite la sua holding Odissea, diversi marchi che spaziano dalla cosmetica allo sport, essendo presidente dell’Atalanta Calcio.
Il manager ha rifiutato di commentare “voci di mercato”, anche se sembrerebbe l’alleato giusto: ha da poco convinto, infatti, con un accordo di master franchising, la recalcitrante Victoria’s Secret a inaugurare due negozi a Milano, che non sono che l’inizio di una decina di opening a breve; sta lavorando al faraonico progetto di Westfield Milano, il mega centro commerciale da 170.000 mq che aprirà nel 2017 nella zona di Linate, ospitando anche Galeries Lafayette; ha al suo attivo reti come Kiko, Womo (casual e cosmesi uomo di fascia alta), il salone di barbiere Bullfrog, Vergelio Calzature, catena milanese acquisita all’inizio di marzo.
In ogni casa la notizia, una vera leggenda metropolitana che circola da anni, è stata riportata in auge, nei giorni scorsi, anche da insistenti post lanciati su Facebook e regolarmente bollati come bufale e dall’apertura di un profilo Twitter che in poche ore ha catturato quasi 1600 follower, tutti giovani, molti attivi nella pubblicità, startupper, social media manager. Staremo a vedere cosa accadrà.
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