Un nuovo bando multimilionario per la promozione degli agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’Ue: lo ha deciso, poco prima delle festività, la Commissione europea, che ha messo a disposizione 182,9 milioni euro, una cifra tuttavia inferiore a quanto deliberato nel 2020 (200,9 milioni) e nel 2019 (191,6 milioni).

Il finanziamento è, in certo modo, tematico e destinato espressamente ai beni e metodi che sostengono, fin dalla coltivazione, gli obiettivi del Green Deal, dando priorità alle colture biologiche e alla frutta e verdura ottenute con pratiche sostenibili.

Come ha spiegato Janusz Wojciechowski, Commissario per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, “l’agricoltura europea è a un bivio. I suoi standard di qualità e di sicurezza sono riconosciuti in tutto il mondo, ma ora serve una maggiore attenzione alla sostenibilità, un tema al quale la politica comunitaria ha contribuito a dare impulso. Non dimentichiamo – ha proseguito – che l'agricoltura sostenibile ha apportato benefici ai produttori, valorizzando la loro offerta, e ai consumatori, che desiderano sempre più spesso alimenti affidabili”.

Il bando, che si inserisce nella più ampia strategia ‘Farm to fork’, prevede che il budget, per una larga parte - 86 milioni di euro – sia destinato a campagne in grado di sensibilizzare il consumatore sulle tipologie di agricoltura rispettose dell’uomo e dell’ambiente e ad accrescere il riconoscimento dell'etichettatura biologica.

All'interno dell'Ue saranno anche finanziate campagne per incentivare l’adozione di comportamenti alimentari sani e per diffondere i principi di una dieta bilanciata, aumentando il consumo di frutta e verdura fresche. Altro tema chiave sarà quello dei sistemi di qualità, a partire dalle indicazioni geografiche.

Al di fuori dell’area comunitaria le azioni di Bruxelles daranno priorità ai mercati ad alto potenziale, come il Giappone, la Corea del Sud, il Canada e il Messico.
Gli inviti a presentare le proposte saranno pubblicati nel mese di gennaio 2021. I soggetti interessati sono le organizzazioni interprofessionali, le Op e i gruppi agroalimentari incaricati delle attività di promozione.

I progetti saranno valutati in funzione degli obiettivi climatici e ambientali della Pac, del Green Deal europeo e della strategia ‘Farm to fork’.