di Claudia Scorza

In occasione di Vinitaly, il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg ha presentato i risultati economici del 2021 mettendo così in luce il duplice traguardo raggiunto dalla denominazione nel 2021, sia sul fronte dei volumi con 104,7 milioni di bottiglie, sia su quello del valore con 621,4 milioni di euro, ovvero una crescita del 18% sull’anno precedente.

«L’aumento del 18%, in valore, che supera l’aumento in volume (14%) è il riconoscimento dell’impegno di un’intera comunità che da generazioni lavora sulle nostre rive e nelle nostre cantine», afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di Tutela. «Inoltre, il risultato positivo del 2021 è il frutto del grande sforzo che la denominazione ha affrontato nel 2020 per mantenere e rinnovare le relazioni con il mercato, che hanno comportato la ricerca di nuovi canali di vendita e di innovazioni nelle attività di comunicazione e promozione».

Secondo il rapporto economico, focalizzando l’attenzione sulla tipologia Spumante Docg, che in termini di volume rappresenta la quasi totalità dell’offerta della denominazione, le vendite nel 2021 si sono distribuite per il 59% in Italia e per il 41% all’estero. In termini assoluti, cresce in valore e in volume sia il mercato interno (+16,5 in volume e + 24,7 in valore) sia quello estero (+11,4% in volume e +8,9% in valore).

In Italia, per quanto riguarda la suddivisione delle vendite per canale vediamo ancora prevalere in termini di volumi e valori le centrali d’acquisto, che hanno una quota del 46,3% in volume e del 40,8% in valore; seguono l’Horeca, che si assesta sul 25,8% in volume e 30,3% in valore, e i grossisti sul 18,7% in volume e 17,2% in valore. L’e-commerce, che rappresenta una quota del 2,4% in volume, rispetto al 2020, cresce del 39,8% in volume e del 52,5% in valore, a testimonianza del consolidamento di questo canale.

All’estero il primo mercato è Uk, che cresce del 18,2% in volume, in assoluto 9,6 milioni di bottiglie e 50,2 milioni di euro in valore (+7,5%); a seguire la Germania con 7,6 milioni di bottiglie (+10,5%) e 47,2 milioni di euro (+10,4%); terzo posto per la Svizzera, che si assesta sui 6,2 milioni di bottiglie (+9,2%) e 31,3 milioni di euro in valore (8,8%). Fuori dal podio, ma in netta ripresa, il mercato statunitense, che recupera rispetto al 2020 fortemente condizionato dalla pandemia, un +43,5% in volume e +40,6% in valore.

La totalità della produzione lavorata dalle case spumantistiche segue standard attenti a una gestione ambientalmente sostenibile in vigneto, che vanno dal sistema nazionale di qualità di produzione integrata/sistema di Regione Veneto di qualità verificata, al protocollo viticolo e fino ai metodi biologico e biodinamico.

«Oggi – dichiara Diego Tomasi, direttore del Consorzio di Tutela – possiamo vantare 2.884 ettari certificati Sqnpi pari al 33,1% della superficie vitata e il nostro obiettivo è arrivare a fine anno al 45% e alla totalità delle aziende nel 2029. Nel frattempo, abbiamo attivato il progetto del bio distretto e molti altri progetti in vigneto volti a migliorare la biodiversità tra i filari e più in generale la salute delle nostre colline, come il progetto Plastic Free, zero azoto chimico e la via delle Api».