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Un provvedimento per attrarre gli investimenti esteri

Un provvedimento per attrarre gli investimenti esteri

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Un provvedimento per attrarre gli investimenti esteri

Information
Fabio Massi
L'ipotesi di introdurre un regime fiscale di favore per attrarre società finanziarie straniere nel nostro paese - già lanciata dal ministro dell'economia Tremonti con una norma ad hoc inserita nella manovra triennale del luglio scorso (articolo 41) - entra ora nella fase attuativa, anche se sperimentale. Il test partirà da Milano, la prima città a cui, per l'attività finanziaria, verranno applicati i regimi fiscali di altri Paesi, per un certo lasso di tempo e a determinate condizioni. La sperimentazione è, peraltro, aperta al contributo di operatori ed esperti: il ministero dell'economia, se riceverà delle valide proposte di miglioramento e/o di cambiamento, è infatti pronto a rivedere e aggiustare lo schema di decreto.

Ma veniamo all'attuale bozza del provvedimento in questione: persone fisiche, società o enti considerati persone giuridiche residenti in un altro paese Ue da almeno 24 mesi, potranno avviare nuove attività economiche in Italia scegliendo, ai soli fini delle imposte sui redditi, le regole di determinazione della base imponibile e le aliquote di imposta vigenti in uno degli altri Stati membri. In questo modo non si costringerà l'imprenditore straniero a sottostare al vincolo delle norme tributarie del proprio Stato di residenza.

La scelta del regime fiscale più vantaggioso dovrà essere autorizzata dall'agenzia delle entrate con la presentazione di un'istanza di interpello (le cui modalità verranno rese note a breve) che andrà consegnata entro 30 giorni dalla data di trasferimento della residenza fiscale o della costituzione dell'organizzazione o della società controllata o collegata: un mese è infatti il tempo necessario agli uffici per verificare i requisiti di ammissione al regime fiscale più favorevole.

La nuova attività economica dovrà essere avviata dopo l'entrata in vigore del decreto attuativo (non sono considerate cioè nuove attività economiche quelle già svolte in Italia o comprate attraverso l'acquisto di partecipazioni). Il regime autorizzato dalle entrate sarà a tempo e per un massimo di tre periodi d'imposta, a partire dalla data di presentazione dell'istanza.
       
       

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