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Stati europei divisi sul vino biologico

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Redazione
È stato rinviato il voto degli Stati membri sul progetto della Commissione europea di regolamentare la produzione di vino biologico.

La proposta è stata esaminata dai rappresentanti dei 27 per il settore e la maggioranza dei Paesi - essenzialmente del Nord Europa, Francia compresa - ha espresso parere sfavorevole a una presenza di solfiti nel vino pari a 100 milligrammi per litro per i vini rossi e 150 per i bianchi e rosé.

In generale, il progetto della Commissione europea è stato considerato una base accettabile dai Paesi del Sud Europa - con la sola esclusione del Portogallo - mentre è stato rifiutato dai Paesi del Nord Europa, carenti di sole, che non possono prescindere da un maggiore utilizzo di solfiti in aggiunta allo zucchero per stabilizzare il vino e raggiungere una più elevata gradazione alcolica.

Il Comitato di regolamentazione per il biologico dei 27 ha esaminato la proposta di Bruxelles sul quantitativo di solfiti presente nel vino biologico: 100 milligrammi per litro nei vini rossi e 150 nei vino bianchi e rosati. Il progetto è stato approvato dalla maggioranza dei Paesi del sud Europa con la sola esclusione del Portogallo.

L’Italia continua a sostenere che il vino biologico si debba necessariamente differenziare dal vino convenzionale. L’utilizzo di un quantitativo inferiore di solfiti per questa tipologia di prodotto  è volto a non ingannare i consumatori che fanno una scelta precisa rivolta al bio.
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