La Regione Lombardia, con il Programma triennale 2006/2008 per lo sviluppo del settore commerciale, completata sostanzialmente la fase di sviluppo della rete, si pone ambiziosi obiettivi di riqualificazione del comparto e sviluppo della competitività.

Il Programma, approvato con D.C.R. del 2 ottobre 2006 – n. VIII/215 (in BURL, 3° Suppl. Straord. Al n. 42, del 20 ottobre 2006), si basa su un completo studio della realtà distributiva regionale, anche in rapporto all’evoluzione delle diverse forme di vendita nelle altre Regioni italiane e nei maggiori Paesi europei.

A completamento del PTSSC, la Giunta regionale dovrà emanare appositi provvedimenti volti a disciplinare la materia commerciale. In ogni caso, il Programma Triennale si inserisce nel quadro legislativo definito in attuazione del D. Lgs. n. 114/98, precedente alla riforma del titolo V della Costituzione che ha assegnato potestà legislativa in materia di commercio alle Regioni: il compimento di tale sviluppo di modello di Governo si avrà dunque solo a seguito dell’approvazione del Testo Unico delle norme in materia di commercio, tra gli obiettivi del Programma regionale di sviluppo dell’VIII legislatura. In relazione ai contenuti, val la pena segnalare come, occupandosi delle caratteristiche della grande distribuzione, ed in particolare degli ipermercati, il PTSSC confermi che, in valori assoluti, il peso della GDO in Lombardia non è eguagliato da nessun’altra Regione italiana; in ogni caso, in termini di densità di superficie di grande distribuzione alimentare, limitatamente ai formati iper e super per abitante, la Lombardia si colloca al terzo posto in Italia, dopo Friuli Venezia Giulia e Veneto.

La GDO, comunque, completata la propria affermazione nel settore alimentare, si è rivolta anche e soprattutto al settore non alimentare: la presenza di grandi superfici specializzate in Lombardia, pari a 81,6 mq per 1.000 abitanti contro 48,4 per l’Italia nel suo complesso, è superiore alla media italiana in quasi tutte le tipologie di prodotto, ed in particolare per mobili, arredamento tessile casa, abbigliamento e calzature, elettrodomestici ed elettronica. Si sono inoltre fortemente affermati nuovi formati quali i Parchi Commerciali, i Factory Outlet Center, oltre a Multiplex e Megaplex e Parchi tematici.

Tutto ciò, anche se l’impatto su negozi di vicinato e medie strutture ha comportato un decremento comunque inferiore al 10%, e quindi nei limiti stabiliti dal Programma 2003-05, comporta il risultato che il nuovo Programma triennale non fornisca alcun obiettivo di sviluppo della grande distribuzione, esprimendo l’esigenza di una crescita “ad impatto zero”, in termini di superfici ed esternalità negative. Gli interventi prioritari nel triennio saranno dunque la razionalizzazione e la riqualificazione delle strutture già esistenti, con particolare attenzione alla sostenibilità socio-economica e agli effetti differenziati delle diverse tipologie distributive, in particolare MSV ed insediamenti che configurano strutture unitarie di vendita.

L’apertura di nuove GSV con superfici uguali o superiori a 15.000 mq è fortemente disincentivata ma non impedita in assoluto, ed infatti è consentita esclusivamente nell’ambito di strumenti di programmazione negoziata che affrontino l’insediamento nell’ottica di una complessiva riqualificazione del contesto economico. In ogni caso, fino all’approvazione da parte della Giunta Regionale di provvedimenti attuativi, restano in vigore le disposizioni contenute nella D.C.R. del 30 luglio 2003, n. VII/871 e relative modalità attuative.