Gli imprenditori sono e continueranno a essere anche in futuro una risorsa insostituibile per lo sviluppo economico del nostro paese. Molti di loro, però, per ottenere dei risultati di crescita più significativi, dovrebbero cambiare atteggiamento, innovare e conquistare mercati internazionali, aggregarsi tra concorrenti e aprire il capitale.

Non c’è più spazio, cioè, per la “one man band” e per il familismo, fenomeni al giorno d’oggi ancora piuttosto diffusi. Sono queste le considerazioni da cui prende le mosse il volume “Gli Imprenditori. Il valore dei fatti” (edito di recente da Egea) per poi passare a tracciare il profilo del futuro manager calato in un nuovo contesto.

Tesi di partenza del libro è che di fronte ai cambiamenti epocali che stanno investendo il sistema economico, anche l’Italia non ha grandi alternative: deve favorire la crescita di persone in grado di innovare, di proiettarsi sui mercati internazionali, di catturare le opportunità che si presentano anche nei periodi di difficoltà, di mobilitare energie verso obiettivi ambiziosi. In poche parole, ha bisogno di imprenditori con una mentalità moderna.

Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova tipologia di manager? E come si possono creare le condizioni di contesto che ne liberino a pieno il potenziale?

Il libro prova a dare delle risposte in proposito guardando avanti e fissando un orizzonte simbolico di riferimento, il 2020. Delineando il profilo dell’“imprenditore ideale”, inoltre, emergono sia il patrimonio di idee, di attitudini, di abilità dell’attuale mondo del management che occorre tutelare sia, al contempo, le nuove strade da percorrere, i vincoli e le resistenze al cambiamento da superare.

Gli Imprenditori. Il valore dei fatti
Egea
Guido Corbetta, Federico Visconti

Pagine: 140
Prezzo: 22 euro