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Buoni pasto elettronici: cosa prevede la nuova normativa

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Buoni pasto elettronici: cosa prevede la nuova normativa

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Redazione

Cambiano le regole in tema buoni pasto.

Dal 1° luglio, infatti, è aumentato il valore esentasse del buono pasto elettronico di 1,71 euro. Si è dunque passati da 5,29 a 7 euro. A stabilirlo un emendamento alla legge di Stabilità.

L’obiettivo dell’aumento della deducibilità è elevare il valore medio nazionale del buono equiparandolo alla media europea, che da tempo si aggira attorno ai 7 euro, e rendere il mercato sempre più digitale. Secondo una ricerca condotta da Openeconomics dell’Università Tor Vergata, l’intervento porterà le aziende a investire 500 milioni di euro per la pausa pranzo dei loro dipendenti e ciò genererà un’integrazione di reddito di 400 euro annuali per la spesa alimentare del singolo lavoratore. Si stima, dunque, che l’aumento del valore esentasse del buono pasto elettronico aiuterà a incrementare i consumi dei singoli lavoratori.

Oggi i buoni pasto, o ticket restaurant, sono utilizzati da circa 2,5 milioni di dipendenti e liberi professionisti, per i quali vengono emessi circa 500 milioni di buoni l’anno, di cui gli elettronici rappresentano il 15% del mercato.

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