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Un nuovo posizionamento per lo Speck Alto Adige Igp

Un nuovo posizionamento per lo Speck Alto Adige Igp

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Federica Bartoli

 

Lo Speck Alto Adige Igp può diventare un secondo piatto a tutti gli effetti: è partita proprio da questo concetto la campagna di comunicazione lanciata a fine 2024 che, dopo 20 anni, ha riportato l’eccellenza altoatesina sugli schermi delle principali emittenti televisive italiane. L’obiettivo è quello di riposizionare il prodotto per educare al mangiare sano e di qualità, coinvolgendo anche il target più giovane, ma c’è anche la volontà di aumentare la conoscenza dello Speck Alto Adige Igp e di presentare questa nuova modalità di consumo. La produzione di Speck Alto Adige Igp ha mostrato negli ultimi anni una tendenza costante al rialzo, proseguita anche nel 2024. Il 67,3% della produzione viene venduta in Italia, con una concentrazione nelle regioni dell’Alto Adige e nel Nord della penisola. Negli ultimi anni, la domanda è aumentata sensibilmente anche nel Centro e Sud Italia. Con una quota di esportazione del 32,7%, lo speck è tra i salumi italiani più venduti all’estero. Il mercato principale è la Germania, che assorbe il 23,2% della produzione, seguito da Stati Uniti, Francia, Svizzera e Austria

Ne abbiamo parlato con Paul Recla, presidente del Consorzio di tutela dello Speck Alto Adige Igp e con Sara Zanetti, direttrice marketing di Recla. Le immagini sono dell’impianto produttivo di Koflers Delikatessen

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