Fondata nel 2016, la Hellenic Aquaculture Producers Organization (Hapo) è l’organizzazione privata creata con l’intento di promuovere e supportare la produzione ittica dell’area greca.
La società comprende 21 aziende, i cui allevamenti costituiscono l’80% della produzione complessiva e dell’industria dell’acquacoltura ellenica: Hapo è sostenuta dai contributi delle imprese che la compongono e che da essa ricevono sostengo in termini di sviluppo e promozione.
L’associazione, dunque, che punta a rafforzare l’identità e diffondere la conoscenza dell’acquacoltura greca a livello globale, raggruppa la produzione sotto il marchio Fish From Greece, il cui scopo è quello di testimoniare l’alta qualità delle specie ittiche allevate, dotate di standard organolettici molto elevati.
Stando ai dati riportati dalla Federation of Greek Maricultures (FGM), nel 2018 circa il 37% delle esportazioni hanno interessato il nostro paese, seguito dalla Spagna (12%), la Francia (10%) e il Portogallo (9%), per un totale complessivo di 32 paesi serviti.
A supportare il marchio Fish from Greece, interviene un protocollo di certificazione privata, che contribuisce a definire gli alti standard qualitativi del pesce greco in base ad alcuni principi fondamentali, come ad esempio la definizione di un sistema di convalida che sia uniformemente riconosciuto da tutte le aziende attive nell’ambito dell’acquacoltura, l’eventuale collaborazione con enti pertinenti che procedano alla certificazione dei prodotti a marchio, la definizione di criteri e procedure comuni a cui le aziende devono conformarsi per il perseguimento degli standard di qualità.
Gli allevamenti distribuiti lungo le coste della penisola greca sono situati in località distanti dai centri urbani, dove il ridotto tasso di inquinamento consente di tutelare e proteggere le specie ittiche, in particolare modo orate, branzini del Mediterraneo, pagri e ombrine boccadoro: la purezza dell’acqua e l’utilizzo di mangimi privi di OGM permettono agli esemplari una crescita sana, in linea con le normative europee.
Il commento di Konstantinos Papamakarios, ittiologo specializzato nella coltura delle specie mediterranee.