Un fatturato di 73 milioni di euro, in crescita del 5 per cento sull'anno precedente. Risultati di cui essere molto soddisfatti per un'industria alimentare. Specie di questi tempi. Ma a preoccupare Callisto Scanarini, direttore commerciale di Grissin Bon, non è tanto il giro d'affari quanto la ridotta marginalità. Una riduzione causata soprattutto dai rincari sulle materie prime registrati a partire dal luglio 2012 e non ancora assorbiti dai listini, nonché dai costi crescenti della promozionalità. Per Scanarini, in ogni caso, il bicchiere non è mezzo vuoto. L'azienda è quanto mai dinamica, come dimostrano i recenti lanci dei Fagolosi ai cereali e di una fetta biscottata al kamut (unica prodotta in Italia). «Ci sarà da soffrire ancora per i primi 6-7 mesi di quest'anno - ammette - poi confidiamo che le cose cambino in meglio».