Nel 2° trimestre 2013 l’indice di fiducia degli italiani si mantiene stabile

Nel 2° trimestre 2013 l’indice di fiducia degli italiani si mantiene stabile
- Information
L'indagine, realizzata tra il 13 e il 31 maggio 2013, misura dal 2005 l’indice di fiducia dei consumatori, le maggiori preoccupazioni e le intenzioni di spesa tra più di 29. 00 intervistati online, in 58 paesi. Livelli di fiducia dei consumatori sopra e sotto i 100 punti indicano il grado di ottimismo e pessimismo.
Sul tema recessione emerge che la totalità degli italiani si dimostra ben consapevole della gravità della congiuntura, a differenza di quanto si rileva in Europa, dove un quarto degli intervistati (26%) dichiara che il proprio Paese non è investito dalla crisi economica.
Il 57% degli italiani non prevede, nei prossimi 12 mesi, un miglioramento della situazione economica (media Europa 64%). Nel trimestre precedente il dato era del 54%, nello stesso periodo 2012 del 53%. In linea con la media europea, e pari all’11%, è, invece, la percentuale di quanti intravedono margini di superamento della crisi (nel 1° trimestre 2013 erano il 13%, nel 2° trimestre 2012 il 15%). Oltre un terzo (32%) risponde di essere incerto (media europea 26%) sull’evolversi dello scenario.
Le prospettive di lavoro per il prossimo anno sono considerate negative/pessime dalla quasi totalità del campione (93%), assolutamente al di sopra del valore europeo (72%). Solo il 5% le considera buone (23% Europa), a fronte dell’8% e del 7% rispettivamente registrati nel 1° trimestre 2013 e nel 2° 2012.
Sul tema recessione emerge che la totalità degli italiani si dimostra ben consapevole della gravità della congiuntura, a differenza di quanto si rileva in Europa, dove un quarto degli intervistati (26%) dichiara che il proprio Paese non è investito dalla crisi economica.
Il 57% degli italiani non prevede, nei prossimi 12 mesi, un miglioramento della situazione economica (media Europa 64%). Nel trimestre precedente il dato era del 54%, nello stesso periodo 2012 del 53%. In linea con la media europea, e pari all’11%, è, invece, la percentuale di quanti intravedono margini di superamento della crisi (nel 1° trimestre 2013 erano il 13%, nel 2° trimestre 2012 il 15%). Oltre un terzo (32%) risponde di essere incerto (media europea 26%) sull’evolversi dello scenario.
Le prospettive di lavoro per il prossimo anno sono considerate negative/pessime dalla quasi totalità del campione (93%), assolutamente al di sopra del valore europeo (72%). Solo il 5% le considera buone (23% Europa), a fronte dell’8% e del 7% rispettivamente registrati nel 1° trimestre 2013 e nel 2° 2012.
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.