Vernici trasparenti che proteggono i quadri dai raggi ultravioletti, dispositivi elettronici che non si surriscaldano, pellicole alimentari che consentono una maggiore conservazione dei cibi. Una tecnologia potrebbe consentire questa rivoluzione «piccola», che si misura in milionesimi di millimetro, ma che può avere un impatto gigante sulla vita quotidiana di tutti.

La chiave è inserire nanoparticelle nei polimeri, come plastiche, gomme o vernici. Come riportare dal Corsera a renderlo possibile è un rivestimento che avvolge la nanoparticella mantenendone dimensione e proprietà. Attorno a quest’idea, e ai suoi numerosi campi di applicazione, è nata a febbraio un’azienda: Graftonica, spin-off dell’incubatore dell’Università di Milano-Bicocca.

L’ateneo partecipa direttamente con il 5 per cento delle quote. C’è già il brevetto di una vernice trasparente in grado di proteggere i quadri dal contatto con i gas presenti in atmosfera e dai raggi ultravioletti. Il prodotto sarà commercializzato entro l’anno.