Federauto: il 2018 chiude con immatricolazioni auto a -3,1%
Federauto: il 2018 chiude con immatricolazioni auto a -3,1%
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Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i volumi di autovetture immatricolati nel 2018 si attestano complessivamente a 1.
10.025, con una flessione del -3,1% rispetto al 2017; a dicembre si registra, invece, una lieve crescita che sfiora il 2% con 124.078 immatricolazioni, complice una giornata lavorativa in più rispetto a dicembre 2017.
Analizzando il mercato dal punto di vista dei canali di vendita, si assiste ad un calo delle vendite nel segmento dei privati, pari a -2,5% nel 2018 (+9,9% nel mese di dicembre), a causa soprattutto delle restrizioni alla circolazione varate a livello locale che hanno condizionato le scelte di acquisto. In flessione del -9,2% anche le vendite a società (-20,5% a dicembre), mentre si mantengono sostanzialmente stabili le immatricolazioni a società di noleggio +0,4% (+7,3% a dicembre).
«L’anno appena concluso – dichiara Adolfo De Stefani Cosentino Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto – ha avuto un andamento instabile delle immatricolazioni, con una seconda parte dell’anno rallentata per effetto dell’entrata in vigore del nuovo ciclo di omologazione WLTP e del conseguente forte impegno delle reti di vendita per smaltire gli stock di vetture già targate in precedenza, nonché per l’indebolimento generalizzato delle prospettive di crescita del nostro Paese. Inoltre, la marginalità delle vendite dei concessionari è stata molto condizionata dai km zero, i cui volumi sono cresciuti rispetto al 2017 (+2,3% secondo dati Dataforce)».
«Per quanto riguarda le previsioni per il 2019 – prosegue Adolfo De Stefani Cosentino – ci aspettiamo un anno difficile per il settore, sul quale graverà l’impatto negativo determinato dall’ecotassa, introdotta dalla legge di Bilancio 2019, che sarà operativa sulle immatricolazioni di autovetture nuove (con emissioni di CO2 oltre 160 g/Km) a partire dal 1° marzo 2019. L’aggravio di costo, variabile da 1.100 a 2.500 euro, peserà su moltissimi modelli, anche di fascia media, diffusi sul mercato determinando certamente un’ulteriore flessione dell’immatricolato rispetto ai volumi 2018, che non sarà compensata dagli acquisti di auto elettriche ed ibride che beneficeranno, invece, del bonus governativo».
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