Secondo Ismea, i dazi annunciati da Donald Trump potrebbero mettere a rischio 2,2 miliardi di made in Italy agroalimentare con forti effetti sulla bilancia commerciale del nostro Paese.

L’export agroalimentare negli Stati Uniti nel 2018 ha raggiunto quasi 4,25 miliardi di euro e i prodotti più rilevanti del made in Italy agroalimentare verso gli Usa sono il vino, la pasta, l’olio d’oliva e i formaggi ovvero quasi tutte le categorie che sarebbero penalizzate dall’eventuale introduzione di dazi.

Nella black list si trova, ad esempio, il Pecorino Romano per le cui sorti il mercato statunitense ha dimostrato di essere determinante. È infatti il calo del 30% circa (-40% in volume) dell’export verso gli Stati Uniti che è alla base della crisi che sta vivendo il settore. Un altro prodotto potrebbe esserci l’olio vergine d’oliva il cui export verso gli Usa, nel 2018, ha toccato i 359 milioni di euro, con un trend di crescita del 60% negli ultimi 10 anni.

Un duro colpo, infine, potrebbe coinvolgere anche i vini italiani. Attualmente gli Usa coprono, con circa 1,5 miliardi di euro, un quarto del totale delle esportazioni enologiche italiane nel mondo. Un ruolo determinante in questa crescita è da attribuire al Prosecco i cui flussi verso gli Stati Uniti sono cresciuti del 440% negli ultimi 10 anni, arrivando a quota 334 milioni di euro.