Dall'indagine Ipsos sui trend alimentari degli italiani presentata nel corso dell'Assemblea di Unaitalia, è emerso che per il 54% dei consumatori, pollo e tacchino sono ormai diventate la principale fonte di proteine.

Il consumo di queste due tipologie di carne è cresciuto del 24% negli ultimi 5 anni.

Lo conferma anche l'analisi sui dati di consumo e produzione di Unaitalia, secondo cui nel 2017 i consumi complessivi sono rimasti sostanzialmente stabili, poco al di sotto dei 21kg pro-capite l’anno, con un +0,7% segnato dal segmento del pollo: un risultato che consolida la crescita degli ultimi anni, dopo il +2,4% registrato dai consumi avicoli nel 2016. Il settore continua a creare valore: 5.850 milioni di euro di fatturato nel 2017, in aumento rispetto all’anno precedente di circa il 7%.

Un fattore chiave, sempre più rilevante nelle scelte e nei comportamenti d’acquisto dei consumatori, è la fiducia e l’indagine conferma che gli italiani si fidano dei produttori avicoli nazionali. Il 70% dichiara di avere un’opinione positiva del comparto, il 61% si fida dei produttori avicoli, e il 51% promuove l’impegno sulla sostenibilità.

La fiducia riposta negli avicoltori trova conferma nella particolare attenzione che il settore ha dimostrato verso il benessere animale, l’informazione nei confronti del consumatore, l’innovazione tecnologica, la qualità e alla sicurezza dei prodotti. Infatti, a partire dal 2015 è stato ridotto del 63% l’uso di antibiotici negli allevamenti.

Infine, è Made in Italy il 100% del pollo consumato in Italia, ma 6 italiani su 10 ancora non lo sanno. Quella avicola, è l’unica filiera nel panorama zootecnico nazionale che garantisce l’autosufficienza rispetto al consumo interno, con un tasso di approvvigionamento pari al 103%.