Dall'inizio dell'anno le quotazioni del grano sono calate in modo considerevole, ma i prezzi di pane e pasta non accennano a diminuire con una divaricazione degli andamenti molto più evidente di quella della benzina nei confronti del petrolio. È quanto afferma la Coldiretti sottolineando che il grano tenero, destinato principalmente alla produzione del pane, è sceso del 35%, mentre quello duro per la pasta del 40%. Secondo l’associazione si tratta di un’ulteriore dimostrazione che a favorire la crescita dei prezzi nell'agroalimentare sono soprattutto i troppi passaggi esistenti nel percorso dei prodotti dal campo alla tavola.