La Commissione europea ha rinnovato una proposta di regolamento che prevede la soppressione di 26 norme di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli freschi delle 36 attualmente in vigore. br />
Attraverso la descrizione dei parametri di qualità - come calibro, peso e numero dei frutti - e l'indicazione obbligatoria di origine della quasi totalità dei prodotti ortofrutticoli venduti in Europa, tali norme costituiscono un’importante tutela per i consumatori. Fino a oggi hanno infatti assicurato trasparenza e sicurezza, fornendo parametri omogenei per identificare il prodotto che viene commercializzato.

Un primo tentativo di modifica era già stato bloccato nel giungo 2007, in sede di riforma dell'organizzazione comune di mercato ortofrutta, grazie all'azione congiunta dei ministri dei Paesi mediterranei. E nell'ultimo Comitato di gestione in cui è stato discusso l'argomento, 17 delegazioni - tra cui Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Slovenia, Bulgaria, Austria, Polonia, Germania e Belgio - delle 25 presenti hanno preannunciato voto contrario qualora il testo non venisse profondamente rivisto.

Anche le principali organizzazioni di categoria nazionali - tra cui Cia, Confagricoltura, Fedagri-Confcooperative, Legacoop agroalimentare - hanno espresso preoccupazione per la proposta di regolamento, che rischia di esporre il settore a importazioni massicce dai Paesi Terzi a causa dell’assenza di controlli obbligatori.