Il nostro paese si sta dimostrando troppo lento, rispetto agli altri stati membri, nell’applicazione della direttiva europea sull’efficienza energetica degli elettrodomestici, che prevede l’introduzione delle nuove etichette energetiche.

Ragione per la quale la Commissione europea, recentemente, ha sollecitato il governo italiano a recepire e ad adottare senza ulteriori indugi le norme comunitarie in materia: se entro un tempo piuttosto ristretto (due mesi a partire dal momento del sollecito) non si provvederà ai ripari, potremmo essere chiamati davanti alla Corte di giustizia europea.

Perché è importante procedere all’applicazione della normativa sull’efficienza energetica? Bruxelles ricorda che, con l’introduzione delle nuove etichette energetiche sugli elettrodomestici, ancora più chiare e ricche d’informazioni relative al consumo di ciascuna referenza commercializzata, sarà possibile risparmiare dei quantitativi di energia elettrica ancora più considerevoli rispetto al passato.

Il consumatore, infatti, grazie all’etichetta potrà verificare immediatamente il livello di efficienza delle nuove gamme di prodotti (dal frigorifero alla lavastoviglie, alla lavatrice) ed essere stimolato a scegliere gli articoli a minor consumo energetico, che quindi consentiranno al cliente di spendere meno in bollette. Ricordiamo, inoltre, che con l’acquisto di prodotti più efficienti non solo si riducono gli sprechi di corrente ma, al contempo, si inquina meno e dunque si concorre alla salvaguardia ambientale.