Nel Lazio la licenza unica per la somministrazione di cibi e bevande ha aperto il settore della concorrenza, rendendo operativa la liberalizzazione. br />
Con l’approvazione da parte della Giunta, la legge regionale 21/2006 è diventata pienamente operativa e ha delineato il quadro tecnico-procedurale che i Comuni sono tenuti ad adottare, disciplinando per la prima volta nella Regione l’attività dei pubblici esercizi.

Semplificazione amministrativa e decentramento sono i capisaldi del nuovo regolamento che introduce la licenza unica al posto delle quattro tipologie di autorizzazioni finora previste (ristoranti, bar, locali con intrattenimento ed esercizi senza somministrazione di alcolici).

La regione ha inoltre abolito gli indici numerici per calcolare il tetto massimo di autorizzazioni, in base al rapporto tra popolazione e numero di locali.

Per Roma sono però previste alcune deroghe, come la possibilità di limitare le nuove aperture o stabilire dei vincoli nelle zone di particolare pregio.