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Acqua Sant'Anna, fatturato record e 25 milioni di dividendi

Alberto Bertone

Acqua Sant'Anna, fatturato record e 25 milioni di dividendi

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Emanuele Scarci

Ricavi record e pioggia di dividendi da Acqua Sant’Anna. La società cuneese di Vinadio ha chiuso il 2023 con un fatturato record di 315 milioni di euro (+7,3%) e un utile di 51,4 milioni (+97%), di cui, lo scorso luglio, i tre soci hanno deliberato di distribuire 25 milioni. All’amministratore delegato Alberto Bertone è stato confermato un emolumento di 6 milioni.  La recente acquisizione della francese La Compagnie Des Pyrénées è stata regolata per cassa, grazie ai 113 milioni di liquidità.

“Nonostante l'inflazione la società ha beneficiato del calo delle materie prime e dell’energia - sottolinea Bertone -. La costante attenzione alla strategia aziendale, sempre orientata al marketing, alla pianificazione finanziaria, agli investimenti e soprattutto alla politica commerciale, ha consentito anche per il 2023 di registrare un incremento del fatturato associato ad un ulteriore miglioramento della nostra quota di mercato e conseguentemente alla crescita dell'utile d'esercizio”.  L’anno scorso Acqua Sant’Anna ha recuperato la redditività del 2021/22 dopo un anno di transizione.

Anno a due marce

Il 2023 è stato un anno a due facce per il mercato: fino a settembre le vendite di acqua minerale si sono contratte del 4,8% dopo un aumento medio dei prezzi del 10%. Quasi tutti i brand hanno subìto tagli dei volumi compresi fra il 5 e il 14%. 
Nell’ultimo trimestre c’è stato un forte recupero della fonte piemontese. Acqua Sant’Anna è leader della Gdo con una quota a valore intorno al 13%, seguita a distanza da Levissima e San Benedetto.
In base ai dati del primo quadrimestre, Acqua Sant’Anna prevede un risultato positivo anche per il 2024. 

Missione estero

Acqua Sant’Anna è controllata dalla famiglia Bertone per il 55% e per il resto dalla famiglia Osella. Dispone di 113 milioni di liquidità, non ha debito bancario e conta su un patrimonio netto di 283 milioni. Tanta liquidità in cassa improduttiva è sempre stata giustificata dal re dell'acqua minerale con la volontà di crescita per linee esterne: “E’ mirata alla missione di questi anni: la ricerca e l’acquisizione di sorgenti”.
Infatti alcune settimane fa Acqua Sant’Anna ha rilevato l’azienda francese La Compagnie Des Pyrénées titolare del marchio Eau Neuve. Il deal avrebbe un valore di circa 50 milioni e permetterà di rafforzare la presenza nel mercato transalpino. Nel 2023 Acqua Sant’Anna ha realizzato all’estero poco più dell’1% del fatturato.

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