Un recente studio realizzato da Word Capital, insieme all'Istituto di ricerca Nomisma, ha esaminato i rendimenti degli immobili commerciali di Milano, con un confronto con i rendimenti monetari.

Dall'analisi è emerso che oggi un negozio rende in media il 3,3% lungo le high street e il 5,7% nelle secondary street.

L’indagine sui rendimenti immobiliari si concentra sia sulla diversa tipologia d'uso dell'edificio (gdo, sportelli bancari, servizi, fashion, ristorazione), ma anche sulle diverse zone analizzate (Isola, Garibaldi, Centrale, Loreto, Porta Roma, Navigli e Sempione).

Proprio focalizzandosi sulla destinazione d'uso dell'immobile commerciale, è stato notato, ad esempio, che nella prima parte dell'anno, effetto della pandemia e del lockdown, gli immobili Gdo, rispetto ad altri tipi di edifici commerciali, risultano più sicuri in termini di investimento, nonostante abbiano registrato rendimenti medi lordi più contenuti in tutte le zone del semicentro di Milano con percentuali che vanno dal 4,38% al 4,95%.

Tale trend è dettato dalla grande domanda di supermercati rilevata negli ultimi mesi, dove si è compreso che anche nelle situazioni più critiche questa tipologia di asset risulta più sicura e in grado di generare interessanti ricavi.

Al contrario immobili destinati a bar e ristoranti, che pur rendono oltre al 6%, oggi risultano asset più instabili, che già indeboliti dal lockdown e dallo smart working, devono fare i conti con le nuove restrizioni.