In uno scenario in cui il settore delle conserve tradizionali ha registrato un aumentato in media del 4.

%, Polli ha chiuso il 2017 con una crescita a doppia cifra sia a volume sia a valore rispetto al 2016 (pari rispettivamente al 17,2% e all’11,5%), mettendo a segno un +26% a valore nel comparto dei sottoli, + 13% dei condimenti per riso e +6% in quello delle olive (fonte: Nielsen Italia, H+S+LSP).

Lo scorso anno, infatti, l’azienda ha superato i 100 Mio di fatturato, di cui il 50% è rappresentato dall’export in oltre 45 Paesi in tutto il mondo, tra i quali spiccano Germania, Francia, Regno Unito.

Le ambizioni del marchio per i prossimi anni sono di continuare a investire nei principali paesi Europei e oltreoceano, mirando a Stati Uniti e Cina, due realtà dal grande potenziale commerciale.

Inoltre, il 2017 è stato un anno ricco di investimenti tecnologici per un totale di circa 5 milioni di euro, attraverso l’implementazione di innovativi sistemi di controllo per la sicurezza del consumatore e nuove linee di produzione di ultima generazione volte a preservare l’integrità degli ingredienti e aumentare ulteriormente lo standard di qualità.

A rendere possibile la crescita sono state le innovazioni e la continua ricerca sulla qualità delle materie prime e del prodotto, con la gamma Melimangio, lanciata a metà 2017 che è stata progressivamente ampliata fino alle attuali 16 referenze, seguita da Arte Italiana, la linea rivolta al target X generation e lanciata in chiusura dell’anno.

Il primo quadrimestre del 2018, invece, vede protagoniste la gamma Rosso Polli, che si compone di oltre 30 referenze classiche, e la nuova linea Bio.