Il Bilancio di sostenibilità del Consorzio Casalasco del Pomodoro è stato iscritto nell’Index Future Respect di ConsumerLab (www.

onsumerlab.it) con la motivazione: «…di aver illustrato in maniera comprensibile ed esaustiva la propria governance sostenibile, facilitando scelte consapevoli da parte dei consumatori e di aver evidenziato le migliori pratiche utili alla promozione della cultura della sostenibilità, con una narrazione efficace, coinvolgente e distintiva. Si ritiene, inoltre, che il documento così redatto generi fiducia e favorisca stili di vita responsabili».

La scelta di promuovere il bilancio del Consorzio Casalasco è avvenuta attraverso la selezione tra i 1500 Bilanci di sostenibilità ritenuti conformi ai presupposti indicati nella motivazione da un gruppo di esperti.

Successivamente, un gruppo di 300 consumatori, attenti e sensibili agli obiettivi di sviluppo sostenibile, ha espresso preferenze verso quelli ritenuti più interessanti nell’ottica consumeristica, inserendoli nell’Index Future Respect 2021.

Nonostante l’emergenza Covid, nell’ultimo Bilancio di sostenibilità l’impegno del Consorzio Casalasco del Pomodoro nel perseguire gli obiettivi sulla sostenibilità non è mai cessato. In particolare si è ulteriormente rafforzata la catena di fornitura nazionale arrivando alla quasi totalità degli acquisti effettuati da fornitori con sede sul territorio italiano, favorendo quindi l’economia locale e il minore impatto ambientale sui trasporti attraverso la qualifica del 71% dei nuovi fornitori con criteri ambientali e il 65% secondo criteri sociali.

Da un punto di vista sociale, il numero medio annuo di dipendenti dell’azienda è aumentato sensibilmente, in particolare nel periodo della lavorazione del pomodoro è passato da 1.613 a 1.770 unità, segnando un importante aumento occupazionale del 10%, che ha interessato per la maggior parte personale femminile.

Il valore economico generato e distribuito tra i diversi stakeholder del Consorzio è stato di 308 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente, arrivando a produrre e distribuire sul mercato internazionale oltre mezzo miliardo di confezioni di prodotto finito.