Prosciutto di Parma: Canada 'scippa' logo al Consorzio
Prosciutto di Parma: Canada 'scippa' logo al Consorzio
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La Maple Leaf Foods, proprietaria legale in Canada del marchio Parma dagli anni ‘60, richiedeva al tribunale di riesaminare il riconoscimento come ‘public authority’ che l’Ufficio canadese dei marchi aveva concesso al Consorzio del Prosciutto di Parma.
Tale riconoscimento aveva permesso al Consorzio di proteggere l’uso del proprio logo, la nota corona ducale con al centro il nome Parma. Se il Consorzio non è considerato dalla legge canadese come “autorità pubblica” perderà il beneficio di godere della sezione 9 della legge sui marchi e quindi il diritto di proteggere il logo.
La multinazionale canadese ha infatti depositato presso l’Ufficio competente una richiesta di registrazione del marchio Parma & Design alla quale il Consorzio si era opposto ma che con la recente decisione del Tribunale, potrà seguire il suo corso: Maple Leaf potrebbe quindi vedersi riconoscere il diritto di utilizzare in Canada oltre al nome Parma anche la corona ducale.
Il Consorzio fara' opposizione. La Commissione Ue e' stata informata e segue il dossier. Questo avvenimento denota per l’ennesima volta che l’agroalimentare a dicitura Made in Italy è un vero patrimonio che rischia di scatenare delle vere e proprie guerre per l’attribuzione di marchi di qualità.
Tale riconoscimento aveva permesso al Consorzio di proteggere l’uso del proprio logo, la nota corona ducale con al centro il nome Parma. Se il Consorzio non è considerato dalla legge canadese come “autorità pubblica” perderà il beneficio di godere della sezione 9 della legge sui marchi e quindi il diritto di proteggere il logo.
La multinazionale canadese ha infatti depositato presso l’Ufficio competente una richiesta di registrazione del marchio Parma & Design alla quale il Consorzio si era opposto ma che con la recente decisione del Tribunale, potrà seguire il suo corso: Maple Leaf potrebbe quindi vedersi riconoscere il diritto di utilizzare in Canada oltre al nome Parma anche la corona ducale.
Il Consorzio fara' opposizione. La Commissione Ue e' stata informata e segue il dossier. Questo avvenimento denota per l’ennesima volta che l’agroalimentare a dicitura Made in Italy è un vero patrimonio che rischia di scatenare delle vere e proprie guerre per l’attribuzione di marchi di qualità.
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