La catena aveva il suo quartier generale a Ostiglia, in provincia di Mantova, ma l’operazione delle Fiamme Gialle ha riguardato Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Trentino Alto Adige e Veneto.
I proprietari, hanno fatto sapere gli investigatori, acquistavano oggetti d’oro, molti di provenienza illecita, compreso il furto, senza registrare le operazioni sui registri contabili, così da celare anche gli “elevati ricavi” derivante alla vendita. E i proventi, a loro volta, venivano reinvestiti nell’acquisto di immobili (soprattutto in Costa Rica) e beni di lusso.