Macché America. La Molisana costruirà il secondo stabilimento in Molise, non lontano da quello esistente, con un investimento di 100 milioni di euro. La notizia è emersa nel corso dell’evento milanese, Tuttofood. “Il grande mercato americano con il suo 11% dell’export è importante anche per La Molisana - sottolinea l’ad e comproprietario Giuseppe Ferro – ma non intendiamo avviare nessuna produzione negli Stati Uniti. Abbiamo invece bisogno di dare respiro ai nostri impianti italiani che sono vicini alla saturazione nonostante gli ampliamenti produttivi e i 25 milioni di investimenti degli ultimi anni>>.
Per il 2024 il gruppo alimentare di Campobasso dichiara un giro d’affari di 450 milioni di euro. E comprende le attività dell’intero gruppo molisano che fa capo a Semolerie Molisane. L’azienda controlla la filiera dalle farine alla pasta.
Nel primo quadrimestre del 2025 “i ricavi di La Molisana sono cresciuti del del 7% a volume e a valore - dichiara Ferro - con un export che incide per circa il 50%. Nel medio termine puntiamo a portarlo al 60%”.
Mercato al dente
Nel 2024 le vendite di pasta secca (classica più integrale) nella distribuzione moderna hanno raggiunto, secondo Circana, 1,15 miliardi di euro, -4,9%, ma i volumi sono aumentati dello 0,2%. Il prezzo medio di un kg di pasta è sceso del 5,1% a 1,85 euro.
Nell’ipercompetizione della pasta fra brand, Barilla mantiene la testa della classifica con una quota di mercato a volume del 20,3%, seguita dalle private label (15,5%), La Molisana e Divella (10,6%), De Cecco (10,5%) e Rummo (7,3%).
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