Sulla stampa estera tutti ne parlano. E in effetti la notizia è grossa.
Alla fine del 2024, ha riferito, per primo, il giornale La Lettre, il gruppo belga-olandese Ahold Delhaize avrebbe tentato di acquisire Carrefour, ma le trattative si sono interrotte in modo molto rapido, già nel mese di gennaio 2025.
Le ragioni dello stop
I negoziati, a quanto emerge, sono stati diretti, fra i rispettivi vertici, e non sono stati coinvolti gli istituti di credito né, a maggior ragione, possibili advisor.
Le ragioni di una sospensione tanto repentina, un vero blitz, sono piuttosto complesse, ma fondamentalmente risiedono in alcune situazioni dominanti che si sarebbero potute creare specialmente in Belgio e Romania.
Inoltre, il Governo francese è tradizionalmente ostile alle acquisizioni che rischiano di toccare aziende chiave della propria nazione.
Per esempio, sono state proprio ragioni politiche, ovvero l’opposizione dell’allora Ministro dell’economia Bruno Le Maire, a portare al fallimento la proposta, di fusione o acquisizione, lanciata a cavallo fra il 2020-2021, dal gruppo canadese Couche Tard, respinta al mittente in base a un dettagliato apparato normativo, una specie di Golden Power, che consente di bloccare gli investimenti esteri sul suolo francese.
Le forze in campo sarebbero state, nel caso recente, abbastanza equilibrate: Carrefour presenta un giro d’affari, a valori 2024, di 94,5 miliardi di euro (erano circa 94,1 a fine 2023), mentre Ahold-Delhaize ha chiuso l’anno fiscale a 89,35 miliardi di euro.
Dunque, con la transazione, sarebbe nato un supergruppo con un valore di oltre 180 miliardi di euro, ancora più grande del sempiterno leader europeo, Gruppo Schwarz (società madre di Lidl e Kaufland) che, ha archiviato l’ultimo anno con 174,5 miliardi di euro di ricavi.
E 180 miliardi sono talmente tanti da fare tremare i polsi a qualsiasi autorità antitrust e, nello specifico, alla Commissione europea che, come detto, non avrebbe certo mancato di drizzare le antenne.
Sempre pronti alle acquisizioni
In effetti che i due possibili soci abbiano un canale aperto lo prova la cessione, da parte della belga Delhaize, delle reti dei punti vendita Cora e Match nell’Esagono: condotta nel 2023 ha portato in dote a Carrefour ben 175 punti vendita.
L’episodio, per quanto di pura dietrologia, dimostra, se ce ne fosse bisogno, che la multinazionale francese è costantemente aperta a progetti di alleanza su scala globale, oltre che alle acquisizioni.
Solo in marzo-aprile il gruppo si è aggiudicato, in Francia, 200 supermercati diretti di Casino, più altri 100 convenience store targati Magne, master franchisor dello stesso Casino, e ha concluso un accordo per rilevare i 92 insediamenti di Puig, anch’esso affiliato Casino.