Ovs e Goldenpoint hanno deciso di accelerare al massimo il processo di acquisizione al 100% della catena di intimo e mare della famiglia Grassi, titolare di Golden Lady.
Un colpo di remi eccezionale, rispetto a una prima intesa, che stabiliva la conclusione del deal fra il 1° agosto 2026 e il 31 luglio 2029.
I motivi della decisione
L'anticipo è stato svelato in occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2025 dello stesso gruppo Ovs, periodo che si è chiuso con vendite nette di 354 milioni di euro, in aumento tendenziale dell’1% e con un Ebitda rettificato di 28,1 milioni, in leggero calo rispetto ai 29,7 milioni dello stesso periodo 2024, flessione interamente dovuta all’impatto inflattivo sui costi di struttura.
Per sveltire la crescita nel segmento underwear, nel quale il leader del pronto moda ha già una quota rilevante, il 16 luglio 2024 era stato perfezionato un accordo di investimento in Goldenpoint per arrivare, in base a una serie di precisi step, al 100% del capitale della società target.
L’operazione era partita con un acquisto iniziale del 3% del capitale e con la sottoscrizione di un prestito obbligazionario convertibile.
Ma gli accordi sono stati rivisti e ora comportano l’acquisto immediato del restante 97% di Goldenpoint, per accelerane il rilancio e imprimere velocità alle sinergie reciproche.
Più in dettaglio i prodotti sviluppati congiuntamente hanno riscosso, afferma Ovs, un forte apprezzamento e ottime performance di vendita.
Ventidue aperture e 10 ristrutturazioni
“Le sinergie previste sul costo del prodotto sono state avviate e sono in linea con le attese – si legge in una nota -. I 10 negozi, ristrutturati secondo il nuovo format, più elegante e più efficace a livello espositivo, stanno generando incrementi apprezzabili”.
Inoltre, nelle ultime settimane, sono stati inaugurati 22 nuovi punti vendita in affiliazione, il che testimonia l’interesse che il marchio è in grado di suscitare.
Goldenpoint, attualmente in capo alla società a responsabilità limitata Gilfin di Cavriana (Mantova), conta circa 380 negozi, collocati in posizioni di prestigio, una rete che porterà, già nella seconda parte dell’esercizio 2025, cioè nel periodo oggetto di consolidamento, vendite aggiuntive di 50-60 milioni e un margine operativo lordo positivo.
“In un orizzonte temporale di breve/medio termine – si legge ancora - Ovs è fiduciosa che Goldenpoint possa raggiungere livelli di redditività in linea, o superiori alla media del gruppo”.
L’acquisizione sarà supportata interamente con il ricorso all’attuale struttura finanziaria di Ovs, mentre Monica Grassi, ora azionista di controllo, assicurerà al nuovo proprietario il proprio sostegno, conservando il ruolo di amministratrice.
Da ricordare - infine e per la cronaca - che Ovs, da un lato, ha rinunciato definitivamente all'entrata, in modo non invasivo, nell'azionariato di Conbipel e, dall'altro, ha avviato lo sviluppo della nuova insegna Shaka, dedicata alla cosmesi.
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