Si risolve, finalmente e in modo positivo, la travagliata vicenda di Conbipel. L’azienda di Cocconato d’Asti, da tempo in crisi, passa a una cordata composta da due aziende comasche, Euroseta e Mabe, affiancate da Invitalia.
Le prime avranno una quota del 51%, mentre la società di investimento pubblica, interamente del Ministero dell’economia e delle finanze, deterrà il restante 49 per cento.
Unigross e Ovs escono di scena
La transazione passa da una newco, Arcadia Fashion, la quale possiede, a questo punto, i siti produttivi, i punti vendita e il marchio, fondato negli anni Cinquanta.
In sostanza a rilevare la catena piemontese non sono state né Unigross, che aveva presentato, in dicembre, due offerte successive e migliorative, e neppure Ovs, che tuttavia si era detta interessata solo a un trentina di insediamenti commerciali.
La notizia, del resto, era già stata anticipata, anche se senza fare tutti i nomi, dal tavolo di crisi svoltosi al Mimit lo scorso 6 febbraio: dunque il colpo di scena è piuttosto relativo e non ha stupito gli addetti ai lavori e i sindacati, che ne erano già al corrente.
Il piano industriale prevede la messa in salvo di tutti i 104 punti vendita rimasti – nel tempo ne sono stati ceduti una trentina – e degli oltre mille dipendenti Conbipel, ancora a libro paga.
La cessione è stata autorizzata dal Tribunale di Asti, sulla base di un percorso competitivo supervisionato da un’esperta, Patrizia Riva, commercialista e docente dell’Università del Piemonte orientale.
Euroseta e Mape: due aziende allo specchio
Euroseta, come dice il nome, è un gruppo specializzato nella produzione e commercializzazione di capi in seta. La società guida, Euroseta Fashion Srl, presenta un fatturato (dati camerali relativi al 2023) di oltre 6,1 milioni di euro, con un utile prossimo al mezzo milione.
Mabe, invece, opera in due settori distinti, il tessile e il medicale (dispostivi sanitari e di protezione individuale) e vanta un giro d’affari, sempre a valori 2023, di 16,24 milioni, con un guadagno netto superiore a un milione di euro.
Il piano di salvataggio, come già detto, siglato in marzo, ma formalizzato e comunicato dagli advisor in questi giorni, è chiaro e punta a una completo risanamento dell’impresa, finora controllata dalla società per azioni Btx italian retail brand (gruppo Grow Capital Global Holdings, Singapore) che aveva rilevato Conbipel nel 2022 e che, alla fine del 2023, ne aveva ceduto il principale ramo logistico (il magazzino astigiano di 70mila mq) a Dhl Supply Chain Italia.