Continua il successo del discounter non alimentare olandese Wibra, che supera il giro di boa dei 300 punti vendita in tre Paesi europei: Paesi Bassi, Belgio e Francia.
Volano il fatturato e l’Ebit
Lo conferma l’esercizio 2024. L’insegna ha toccato, nei dodici mesi, un giro d’affari lordo di 286 milioni di euro, in aumento del 22,7% sul 2023.
Il risultato operativo (Ebit) è salito del 35,6%, fino a 12,7 milioni di euro.
Le vendite, a rete costante, hanno fatto segnare un +11,3% dopo un incremento del 9% nel 2023.
Opening a tutta forza
Sempre nel 2024, Wibra ha aperto, o riaperto 48 negozi: 31 completamente nuovi e 17 ristrutturati.
Aggiunge il Pdg, Bas Duijsens: «Puntiamo a un ulteriore aumento delle vendite su base comparabile e abbiamo in programma non meno di 58 negozi aggiuntivi per il 2025. Allo stesso tempo, stiamo investendo sui processi interni e in particolare sulla digitalizzazione, sulla formazione del personale e sulla sostenibilità».
La catena, che si avvia al 70° compleanno – è nata nel 1956 - è di proprietà delle famiglie Wierdsma e Braam.
Opera su un assortimento molto diversificato, del resto tipico del canale: abbigliamento, igiene domestica e della persona, beauty, casalinghi, giocattoli, elettronica, giardinaggio, articoli per l’infanzia, cartoleria, più i prodotti per animali, pet food compreso.
Lo sviluppo estero
In Belgio il marchio ha totalizzato i 60 punti vendita il 13 marzo 2025, con l’opening di Bilzen, nella provincia fiamminga.
Il 23 ottobre 2024 ha ampliato il proprio orizzonte estero debuttando in Francia, a Lambersart, nella parte Nord del Paese.
In seguito, il 14 maggio 2025, ha raddoppiato nell'Esagono, con un punto vendita presso il centro commerciale Shopping Frunpark di Halluin, sempre nella regione Alta Francia.
Piani per l’Italia non sembrano essercene, visto che il mercato è già presidiato da Action, Pepco e Tedi. Ma chi può esserne certo?
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