Divorzio fra discount negli Stati Uniti. Dollar Tree ha deciso di vendere la controllata Family Dollar per una cifra di 1 miliardo e 7 milioni di Usd (circa 920 milioni di euro). La somma è meno di un ottavo di quella di acquisto.
A rilevare la catena è un tandem di investitori formato da Brigade capital (sedi a New York, Londra e Tokio) e da Macellum capital (quartier generale nella Grande Mela).
Un prezzo record nel 2015
La decisone, che fa seguito a un processo di ricerca di alternative, è legata al bisogno di permette, da parte dell’ex proprietario, uno sviluppo più armonico di Family Dollar, rilevata, nel 2015, per 8,5 miliardi di dollari, un prezzo, appunto, esorbitante se confrontato con quello di cessione.
Ma, secondo un’analisi di Cnn, Dollar Tree Group ha incontrato rilevanti difficoltà negli ultimi anni, tanto che ha varato, a marzo 2024, un piano di chiusure di 900 negozi. La stessa fonte precisa che tutto il settore discount statunitense sta vivendo un periodo sfavorevole, legato all’aumento dei costi e alla riduzione del potere di acquisto della popolazione.
La politica di Donald Trump, per giunta, rischia di innescare un’ulteriore spirale negativa, almeno se si considera che, per Dollar Tree Group, le merci importate avrebbero un’incidenza sulle vendite di circa il 40 per cento.
Un divorzio obbligato, ma consensuale
Torniamo alla nota ufficiale. Il divorzio permetterà a Dollar Tree di studiare nuove opportunità di crescita, come ha detto il Ceo, Mike Creedon: «Questa operazione è per noi una pietra miliare e ci permetterà di dispiegare al massimo il nostro potenziale e di ottimizzare il nostro valore sia per i nostri azionisti, sia per i nostri consumatori. Vogliamo, infatti, investire sull’arricchimento degli assortimenti e aprire nuovi negozi nella Confederazione Usa. Con il supporto di due grandi investitori anche Family Dollar potrà compiere lo stesso nostro percorso, visto che i tempi sono maturi per renderla una compagnia autonoma».
Dollar Tree, inclusa da Fortune nelle principali 200 aziende statunitensi, conta oggi 16.500 insediamenti commerciali (inclusa la rete Family Dollar) in 48 Stati e in cinque provincie canadesi.
Quotato al Nasdaq il gruppo, con base Chesapeake (Virginia), prevede, per il 2025, vendite nette comprese fra 18,5 e 19,1 miliardi di dollari e un utile per azione fra 5 e 5,50 dollari.
Family Dollar, fondata nel 1959, ha più di 7.600 discount in 48 Stati Usa e soprattutto in Texas dove il network supera i mille insediamenti commerciali. La cessione, insomma, porterà quasi al dimezzamento della controllante, almeno in termini di location.
(Crediti fotografici: la foto di Dollar Tree è di Michael Rivera, via Wikimedia Commons)