McKynsey: Mdd al centro dell’alimentare

McKynsey: Mdd al centro dell’alimentare

McKynsey: Mdd al centro dell’alimentare

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Luca Salomone

Il 2024 si è dimostrato un periodo di stabilizzazione per le vendite alimentari europee. La pressione economica persistente ha portato a una crescita del 2,4, solo leggermente al disopra di una media inflattiva del 2,3 per cento.

Si torna alla crescita reale

Le cifre sono, comunque, di buon auspico, dal momento che, finalmente, si tratta di un incremento reale, cioè non sospinto dal caro prezzi.

Lo dice McKinsey nella ricerca The state of grocery retail Europe 2025 , condotta, sullo scacchiere UE e sulla Gran Bretagna, in collaborazione con Eurocommerce (la principale organizzazione del commercio al dettaglio e all’ingrosso, che copre 28 nazioni) e con la società di ricerche Europanel (Kantar e Yougov).

Nell’ambito dell’analisi sono stati realizzati sondaggi sia sui consumatori, sia sugli amministratori delegati delle imprese del largo consumo.

A guadagnare terreno sono, ancora una volta, i “soliti noti”: il discount e le private label.

Le Mdd saranno il principale driver della Gdo. Se lo scorso anno l’incremento è stato lieve (+0,3% in valore) e, tutto sommato allineato con la media alimentare, l’incidenza dei marchi privati ​​sulle vendite di food and beverage si è attestata su un ragguardevole 39,1% (sempre in valore). E, si legge, “la maggior parte dei consumatori che ha optato per le PL non tornerà ai prodotti dell’Idm. Dai sondaggi emerge, anzi, che l’80% delle persone, afferma che continuerà a comprare Mdd, anche se dovesse beneficiare di un aumento del proprio potere di acquisto”.

Inoltre, prosegue McKinsey “la quota delle vendite di marchi propri potrebbe toccare il 40-42% per cento entro il 2030. Le PL hanno una probabilità di diffusione di 2,8 volte maggiore rispetto agli equivalenti industriali, dato che si piazza a 1,6 volte per le Mdd di fascia alta. La Gdo sta sempre più trasformando i propri prodotti in veri e propri brand”, un processo in atto da anni e che contribuirà ulteriormente a consolidare un vissuto già positivo.

Le “sacche” di sviluppo

Tornando all’alimentare in genere (PL+Idm), si nota che esistono, al di là della bassa tendenza di crescita, molte “sacche” di potenziale sviluppo.

In termini geografici, per esempio, la ricerca pronostica che l’Europa settentrionale e meridionale incrementerà, in media annua, rispettivamente dello 0,4 e dello 0,5 in volume, mentre più penalizzate saranno le aree centrali e orientali, con una flessione aggregata dello 0,3 per cento.

Fra i canali si distingueranno, in positivo, il commercio elettronico (2 punti sopra la media del grocery retail), seguito, a una certa distanza, dal discount (+0,8 in volume ogni dodici mesi).

Le categorie più dinamiche saranno tutte quelle contrassegnate da valenze salutistiche: alimenti freschi, funzionali, barrette energetiche, beni a contenuto proteico, bevande per gli sportivi... Inoltre, resteranno importanti aspetti come il risparmio e la rapidità. Dunque, tutto bene per i cibi convenienti e i piatti pronti.

Si conferma così il successo di un insieme di valori che detta legge da parecchi anni, ma che trova particolari consensi nella Generazione Z (nati fra il 1997 e il 2012) convinta, al 45%, che la salute cominci proprio dalla tavola.

Il secondo trend riguarda il food service. Mentre la ristorazione, prima del Covid, viaggiava su una crescita media annua del fatturato pari al 5,3%, dopo la pandemia essa è tornata alla riscossa, con un +4,4%, un andamento di lieve decrescita rispetto al passato, ma destinato a perdurare. “Questa tendenza – si legge – potrebbe continuare fino al 2023 sia per un generale bisogno di comodità, sia perché la GenZ e i millenial (nati fra il 1980 e il 1994) sono meno propensi a cucinare dei cosiddetti baby boomer (1946-1964)”.

Si aggiunga, infine, che tutti i piatti pronti - compresi quelli venduti e, talora, preparati dalla Gdo -, manterranno una penetrazione elevata. Già oggi il 54% dei consumatori acquista, almeno una volta al mese, prodotti come sandwich, insalate di quarta gamma, alimenti di quinta gamma e snack.

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