Dopo la brusca frenata dello scorso anno, il 2014 presenta un andamento in chiaroscuro per il mercato dei prodotti surgelati in Italia. Secondo il centro studi dell’Iias (Istituto italiano alimenti surgelati), nei primi dieci mesi dell’anno il settore ha movimentato circa 520mila tonnellate di prodotti, registrando una flessione delle vendite a volume compresa tra lo 0,7 e lo 0,8 per cento.

In calo di circa un punto percentuale il segmento dei vegetali, che pesa oltre il 40 per cento di tutto il comparto. Riflessivo l’andamento anche per patate e paste e semilavorati. Stabili invece, pizze, prodotti ittici e piatti ricettati. All’interno dei vari segmenti, tuttavia, non tutti le tipologie di prodotti sottozero mostrano lo stesso andamento. In generale soffrono le referenze tradizionali, mentre crescono le vendite di quelle innovative e a elevato contenuto di servizio.

Ecco allora la più forte domanda di vegetali preparati, che hanno ripreso quota spinti dalla necessità del consumatore di poter contare in tempi brevi su pietanze in grado di soddisfare esigenze nutrizionali, salutistiche ma anche di semplice gratificazione.


I prodotti ittici panati hanno evidenziato aumenti interessanti, a riprova del fatto che il consumatore ricerca referenze accattivanti e gustose, ma anche subito pronte senza sprechi di tempo.


Le pizze, da lungo tempo in trend positivo, hanno visto uno scatto delle referenze di maggiori dimensioni, che ben si prestano al ruolo di piatto unico, personalizzabile e ad un prezzo decisamente concorrenziale rispetto ad altre offerte.