Se i consumi delle famiglie italiane sono previsti - secondo quanto affermato da Unioncamere - in calo del 2,1% nel corso del 2012, nel Meridione essi dovrebbero scendere del 2,4%: questo quanto annunciato dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori).

Il crollo più evidente per quanto riguarda il carrello alimentare dovrebbe riguardare alcune regioni in particolare, prime fra tutte il Molise (-2,8%) e la Basilicata (-2,7%).

Come sottolineato dalla Confederazione, infatti, la crisi economica costringe una famiglia su tre a ridurre abitualmente la spesa per la tavola, ma al Sud i tagli riguardano addirittura quasi una famiglia su due.

A livello nazionale, nel corso del 2011 i limiti degli acquisti hanno riguardato il 32% degli italiani al Nord e il 37% delle famiglie del Centro, mentre nelle regioni meridionali si sono avute punte fino al 49%.

Per quanto riguarda le categorie merceologiche, il 41,4% dei nuclei familiari ha ridotto principalmente la spesa di frutta e verdura, il 37% gli acquisti di pane e il 38,5% quelli di carne bovina.