Mediobanca, nel 2025 vino avanti piano. L'anno scorso giù i ricavi di Gdo e Horeca

Mediobanca, nel 2025 vino avanti piano. L'anno scorso giù i ricavi di Gdo e Horeca
- Information
Sul vino tricolore incombono i dazi americani, ma i produttori di vino si attendono per il 2025 una crescita delle vendite complessive dell’1,7% e dell’export del 2%. Le bollicine rimarranno il traino del comparto, +4,4% dei ricavi e +6,1% dell’export, mentre i vini fermi si aspettano un più modesto +0,9% delle vendite e +1,2% dell’export. Almeno queste sono queste le indicazioni raccolte da un sondaggio dell’Area studi Mediobanca nel tradizionale rapporto sul settore vinicolo in Italia. Coinvolge 255 società di capitali e ricavi per 11,7 miliardi di euro. Il campione copre circa il 95% del dato nazionale.
Intanto il 2024 si è chiuso con ricavi in micro-crescita dello 0,3% e con un discreto aumento dell’export (+0,7%) trainato dai vini frizzanti (+9,1%). L’utile operativo sul fatturato è migliorato mediamente di 0,5 punti percentuali e il rapporto tra il risultato netto e il fatturato di 0,2 punti.
I canali commerciali
Nel 2024, in diminuzione del 2,5% i quantitativi venduti su tutti i canali ma con il +4,1% degli spumanti.
Un terzo delle vendite di vino viene veicolato dalla Gdo che nel 2024 ha venduto 753 milioni di litri di vino e spumante, per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro (+2,3%). Le vendite hanno registrato un calo a volume dello 0,7% rispetto al 2023. I prezzi hanno registrato un aumento medio del 3,1% (dati Circana). La marca del distributore, che nel vino rappresenta il 10,9% dei volumi venduti, è aumentata del 6,8%.
Perdono quota le vendite fuori casa: -4,9% il valore dell’Horeca che raggiunge il 17,6% del mercato. Enoteche e wine bar perdono l’8,4% con una market share del 5,7%. In leggero aumento le vendite dirette (+1,3% sul 2023) che si attestano all’8,2% del mercato. Non si ferma l’enoturismo con ricavi in crescita del 9%. Con visite in cantina offerte dai tre quarti delle aziende.
Imprese best performer
Nella classifica per fatturato 2024, si conferma leader la cooperativa Cantine Riunite-Giv (ricavi a 676,6 milioni, +0,6%). Seguono, Argea (464,2 milioni, +3,3%), Iwb IWB con 401,9 milioni (-6,3%), la romagnola Caviro (385,2 milioni, -9%), la toscana Antinori (261,6 milioni, +7,4%), la cooperativa trentina Cavit (253,3 milioni, -5,2%).
Quanto alla redditività (rapporto tra utile netto e fatturato), svetta la veneta Herita Marzotto (17,8%), seguita da Antinori (12%) e da Mionetto (9,2%). Alcune aziende hanno una quota di export molto elevata, in alcuni casi quasi totalitaria: Fantini Group tocca il 96,1%, Ruffino il 93,3%, Argea e Pasqua superano il 90%.
Gli altri articoli:
Vino e spumanti: nel 2024 vendite a 3,2 miliardi (+2,3%), ma volumi a -0,7%
Vino, nel 2023 vendite nella Gdo oltre i 3 miliardi ma volumi -3,1%
Ti è piaciuto l'articolo?
Iscriviti alla newsletter e non perderti gli altri aggiornamenti.